Nintendo ha scelto un nuovo nemico: è pronta alla guerra totale

Nintendo ha deciso di crearsi, a quanto pare, un nuovo nemico pubblico numero uno, e stavolta non sono quelli che fanno le ROM.

Online è diventato un vero e proprio meme: ogni volta che qualcuno fa qualcosa di sbagliato che riguarda le proprietà intellettuali di Nintendo c’è chi lascia un commento dicendo che gli avvocati stanno arrivando.

logo bianco e rosso nintendo
Nintendo ha scelto un nuovo nemico: è pronta alla guerra totale – videogiochi.com

Stavolta, queste sono alcune dichiarazioni che stanno circolando online, sembrerebbe che il colosso della grande N abbia trovato un nuovo nemico contro cui scagliarsi, visto che a quanto pare sono finiti quelli che si occupano di fare gli emulatori online o quelli che rivendono le ROM pronte per i giochi 3DS e Switch.

In realtà la situazione è leggermente diversa rispetto a quella che sembrava all’inizio ma è comunque qualcosa di cui vale la pena parlare, soprattutto perché adesso abbiamo le reali dichiarazioni ufficiali da parte di tutte le parti interessate.

E anche se forse non è quello che all’inizio sembrava, possiamo per una volta sperare che davvero gli avvocati di Nintendo vengano sguinzagliati come mastini della guerra per abbattere quello che, invece secondo noi e secondo tanti, è un nemico che esiste realmente.

Nintendo voleva prendersela con chi?

Abbiamo cercato di ricostruire la vicenda partendo dal post originale del membro della Camera dei Rappresentanti in forza al Partito Democratico del Popolo, Satoshi Asano. Asano aveva infatti scritto che in pratica Nintendo era pronta a spingere il Governo giapponese verso una qualche forma di protezione contro i prodotti di Intelligenza Artificiale generativa.

pokemon che combattono
Nintendo voleva prendersela con chi? – videogiochi.com

La notizia si era quindi sparsa rapidamente attraverso i social e in particolare attraverso il social che una volta si chiamava Twitter.

Non ci sembrava fuori dall’ordinario il fatto che Nintendo cercasse anche in questo modo di proteggere le proprie IP.

Del resto le antenne di Nintendo sono sempre dritte quando si tratta di proteggere i propri interessi con una pervicacia che in altre realtà non abbiamo ancora visto.

Ma poi è venuto fuori che in realtà le parole di Asano erano state male interpretate e che lui stesso aveva riportato cose che in realtà non aveva controllato adeguatamente.

Non c’è quindi in realtà da parte di Nintendo nessuna reale spinta verso il Governo giapponese affinché si creino delle linee guida per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa.

Nella dichiarazione, fatta ufficialmente e fatta circolare anche sullo stesso social, si legge che in pratica alla società non importa se viene utilizzata l’Intelligenza Artificiale generativa o meno “continueremo a prendere le misure necessarie contro le infrazioni ai diritti delle nostre proprietà intellettuali“.

Si potrebbe leggere questa come un modo per sottolineare che, per esempio, la questione del famoso gioco Palworld non si è ancora risolta. Invece per i Pokemon?

Le reazioni più strane si sono raccolte sotto il post originale, ma per la maggior parte tanti erano contenti che per una volta proprio Nintendo, che non lascia scampo in pratica neanche a chi fa fan art oltre una certa soglia, avesse preso una posizione nei confronti del cataclisma generativo che rischia di mandare in crisi tutto, videogiochi compresi. Non è questo il caso. O almeno non per ora.

Non fatichiamo a immaginare, infatti, che se dovessero crearsi delle situazioni per cui proprio l’Intelligenza Artificiale generativa comincia a diventare pericolosa per la dignità delle IP Nintendo, la società potrebbe muoversi anche per spingere per una legislazione appropriata.

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