Non inviare MAI questi messaggi su Whatsapp: lo studio rivela i peggiori

Esistono dei messaggi Whatsapp che non dovrebbero mai essere inviati? Secondo uno studio assolutamente sì: questi sono i peggiori.

I messaggi che viaggiano attraverso l’app di messaggistica istantanea del telefonino verde vengono inviati per i motivi più diversi e ognuno di noi, che ci piaccia o no, ha il proprio modo di scrivere esattamente come ha il proprio modo di parlare.

mani whatsapp con crocetta rossa
Non inviare MAI questi messaggi su Whatsapp: lo studio rivela i peggiori – videogiochi.com

A qualcuno piace mandare risposte lunghe e articolate con tanto di punteggiatura grammaticalmente corretta, altri scrivono di getto infischiandosene anche delle maiuscole, per non parlare di quelli che mandano solo vocali o che rispondono con una semplice emoji. Uno studio scientifico ha trovato quelli che sono i messaggi peggiori da mandare e che sono un segnale che c’è qualcosa che non va.

I peggiori messaggi WhatsApp che non dovresti mai mandare

Sembra uno studio forse un po’ inutile, ma la quantità di messaggi che viaggiano attraverso WhatsApp rende le conoscenze riguardo il modo in cui ci interfacciamo con questo mezzo di comunicazione importanti. Per questo motivo, l’Università del Texas ha condotto uno studio coinvolgendo 260 persone di età compresa tra i 23 e i 67 anni.

donna sconvolta smartphone
I peggiori messaggi WhatsApp che non dovresti mai mandare – videogiochi.com

Nel test, a questi soggetti è stato chiesto di leggere lo stesso scambio di messaggi ma con dei piccoli cambiamenti: in alcuni casi c’erano delle emoji, in altri casi le emoji non c’erano.

Quello che è venuto fuori è che i partecipanti a questo studio hanno dimostrato come l’utilizzo delle emoji, a prescindere dal fatto se si usano quelle che indicano un’espressione facciale o meno, dia l’impressione di un rapporto più stretto e intimo, mentre la mancanza totale di emoji è stata vista come una sorta di distanza psicologica inconscia.

È interessante quindi come l’idea di aggiungere semplicemente una faccina che sorride oppure un cuoricino o qualunque altra espressione non verbale a un messaggio che altrimenti sembra un telegramma possa trasmettere molto più di quello che in realtà vorremmo.

C’è però da prestare attenzione a chi ci si rivolge. Fasce di popolazione diverse, infatti, interpretano le stesse emoji diversamente. I millennial, per esempio, mettono le faccine che sorridono per esprimere un sorriso; gli adolescenti di oggi, invece, molto spesso interpretano l’emoji del sorriso come un sorriso di scherno. E ci sono poi anche le truffe.

È possibile che i risultati dello studio che indicano che le emoji sono ottime per le relazioni interpersonali e per mostrare interesse nei confronti dell’interlocutore siano anche dovuti al fatto che con persone che non conosciamo, con cui quindi non abbiamo un rapporto interpersonale stretto, se dobbiamo inviare un messaggio lo facciamo nella maniera più asettica possibile.

La stessa differenza che c’è tra qualcuno che parla al telefono con un amico, con un conoscente o con la propria metà e qualcuno che invece deve prenotare la revisione della macchina. Difficile che con il centro revisioni si adotti lo stesso stile di conversazione che si adotta quando si organizza una cena di compleanno.

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