La decisione stavolta non è stata solo il frutto di qualche numero da far quadrare ma il risultato non cambia: niente nuova stagione.
Ci sono alcune serie TV che rimangono effettivamente nella storia e che nessuno vorrebbe toccare o modificare. A meno che, di certo, non si abbia a disposizione il regista e l’autore originali. E con questo capolavoro eravamo nella condizione ideale di avere la squadra al completo per un ultimo giro di giostra.

Ma purtroppo, con una decisione molto sofferta, è stato deciso di accantonare il progetto in modo definitivo. Non ci sarà quindi nessuna nuova stagione e dovremo accontentarci di quello che è stato prodotto e messo in onda. In questa occasione specifica, anche se di solito non siamo fan dei ritorni e vorremmo vedere cose nuove, siamo più che sicuri che sarebbe stato qualcosa di straordinario come le stagioni precedenti. Ma forse, in fondo in fondo, un po’ è meglio così.
Non ci sarà la nuova stagione, la decisione non è revocabile
Siamo ormai abituati a vedere da una parte la ricerca costante di novità, per esempio dentro Netflix, che spende milioni in prime stagioni salvo poi bloccare qualunque sequel, mentre altri prodotti, che non avrebbero bisogno di nuove stagioni, continuano a tornare.

Ed è una cosa che succede non solo su Netflix (dove troveremo di nuovo Mercoledì per esempio). Dall’altra parte invece ci sono quelle serie TV che vorremmo tornassero ancora e ancora perché qualitativamente di gran lunga superiori alla media. E invece, proprio perché sono al limite della perfezione, non c’è modo di vederle tornare. A meno che non ci sia l’autore originale dietro le quinte.
Era stato così per esempio per Twin Peaks che, dopo aver sconvolto tutti con delle stagioni originali negli anni ’90, era tornato molto di recente sempre con David Lynch coinvolto nel progetto. E ci sarebbe dovuta essere anche una quarta stagione. Lo racconta Mark Frost, il co-autore del progetto.
Qualcosa si stava muovendo ma purtroppo la morte di Lynch a gennaio ha bloccato tutto e non ci sarà quindi nessuna quarta stagione. Le idee erano, come si può facilmente immaginare, straordinarie e avrebbero concluso la storia nel modo inaspettato in cui era cominciata.
Le idee tra lui e Lynch erano all’inizio distanti, spiega ancora il co-creatore di Twin Peaks: perché Lynch voleva che in qualche modo Cooper pagasse per aver cercato di salvare Laura Palmer, mentre Frost era più propenso a dare al personaggio di Cooper e a Laura un finale un po’ più positivo.
Nonostante la salute sia diventata precaria, prosegue il racconto di Frost, Lynch a livello creativo non si è mai fermato neanche un momento.
La sua dipartita, però, ci ha a quanto pare tolto la possibilità di vedere quella che sarebbe potuta essere la quarta stagione della sua serie più famosa.
Questo perché, e Frost ne è sicuro, la mancanza del suo genio rende impossibile immaginare di continuare a lavorare a questa storia specifica. Rispetto a tanti prodotti che invece vanno avanti all’infinito, è una scelta molto forte e che è allo stesso tempo estremamente rispettosa anche degli spettatori.





