Cominciamo a vedere la creatività (umana) che si scontra con la realtà delle IA: in questo film il giudice è una entità che può ucciderti.
Stiamo entrando in una nuova epoca anche per quello che riguarda l’intrattenimento di film e serie TV. Cominciamo infatti a vedere i primi prodotti che toccano il tema delle Intelligenze Artificiali, dei robot da compagnia che impazziscono e in generale di cosa succede nel momento in cui la tecnologia prende il sopravvento sull’umanità.

A certificare che anche le possibili brutte conseguenze di una introduzione sempre più massiccia dell’Intelligenza Artificiale nella nostra vita sono ora argomento da film, una nuova pellicola in uscita tra qualche mese ci racconta proprio di un uomo, accusato di un omicidio, che ha 90 minuti per salvarsi da un giudice che è in realtà una Intelligenza Artificiale.
90 minuti per non morire, un film da brivido che racconta il futuro?
Anche nei decenni passati, e non solo nei film, ci hanno raccontato di mondi, che poi non erano altro che il nostro, in cui l’umanità si è lentamente lasciata consumare ora dall’efficienza, ora dalla paura e che ha molto spesso trovato nella tecnologia più avanzata un’apparente soluzione di tranquillità. Ma sappiamo, perché ce lo raccontano quegli stessi film, quelle stesse serie TV, quegli stessi fumetti, che non è questa la strada.

Ora che siamo circondati da oggetti tecnologicamente avanzati al punto tale da sembrare di avere un’anima, la nuova frontiera del terrore è proprio quella delle Intelligenze Artificiali che diventano parte integrante della nostra vita e possono controllarla.
Ne è la dimostrazione Mercy, il nuovo film con protagonista Chris Pratt nei panni di un uomo accusato di aver ucciso la moglie e che ha a sua disposizione solo 90 minuti per convincere un giudice, che però è una Intelligenza Artificiale, di essere innocente.
Il trailer ci mostra scene che assomigliano in maniera agghiacciante alla realtà che già viviamo. Pratt interpreta un ufficiale di polizia che viene messo nelle condizioni di guardare e ascoltare video, riprese aeree, addirittura immagini e spezzoni registrati con gli smartphone per poter trovare un appiglio e quindi dimostrare la propria innocenza a un giudice che ha per l’occasione il volto di Rebecca Ferguson.
La pellicola chiaramente si prepara a riservare una serie di sorprese come i migliori thriller nel momento in cui, a forza di cercare prove della propria innocenza, il poliziotto Pratt si imbatte in quelle che cominciano ad essere prove di qualcosa di molto più losco e di molto più articolato che non semplicemente un omicidio avvenuto magari per caso. Come questo gioco ma al contrario.
Un film che sarebbe in realtà dovuto uscire già lo scorso mese di agosto ma MGM e Warner Bros hanno deciso di spostare la data in un momento in cui il film avrebbe potuto brillare di più. Se vi piacciono i thriller un po’ fantascientifici e non avete paura di guardare il futuro negli occhi, Mercy potrebbe essere il film per voi.





