Oddworld: Abe’s Oddysee New ‘n’ Tasty! – la recensione

I remake: c’è chi li considera l’occasione giusta per rispolverare dei vecchi, magnifici ricordi, chi invece vede in loro l’opportunità ideale per poter finalmente recuperare un gioco all’epoca ignorato. Sono proprio questi i fattori che nella maggior parte dei casi assicurano un buon successo a queste operazioni commerciali che, con il minimo dello sforzo, riescono a generare degli introiti di discreta portata nelle tasche degli sviluppatori. Fortunatamente, però, alcune di queste produzioni si rivelano essere non tanto dei blandi espedienti messi in atto per racimolare facilmente del denaro, quanto dei veri e propri atti d’amore verso un determinato franchise che, come per magia, viene resuscitato e trasformato in qualcosa di ancora più bello di prima.
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Attraverso un sapiente utilizzo del motore grafico Unity, il team di Just Add Water è stato in grado di riportare letteralmente in vita questo caposaldo dell’epoca PS1.

È esattamente questo il contesto entro cui si colloca Oddworld: New ’N’ Tasty, remake di quell’Abe’s Oddysee che rappresenta tutt’oggi una delle pietre miliari della storia di PlayStation. Per chi non ne fosse a conoscenza, la storia del gioco parla di Abe, piccola creatura appartenente alla razza dei Mudokon, che lavora come addetto alle pulizie presso i Mattatoi Ernia. Quando un giorno il protagonista scopre per caso che la società per cui lavora ha intenzione di trasformare tutti i suoi simili in gustosi snack da mettere in vendita, non ci penserà due volte prima di fuggire dalla fabbrica conducendo tutta la sua gente alla salvezza… e fin qui, nulla che sia in grado di sorprendere i fan della serie. Per loro, infatti, la prima vera novità si manifesterà attraverso la sgargiante bellezza che contraddistingue il comparto tecnico, capace di far apparire più in forma che mai questo classico senza tempo.
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Attraverso un sapiente utilizzo del motore grafico Unity, il team di Just Add Water è stato in grado di riportare letteralmente in vita questo caposaldo dell’epoca PS1, donandogli una veste grafica che riesce a mantenersi fedele all’originale pur senza rinunciare ad alcune chicche che la rendono al tempo stesso estremamente attuale. La cura riposta nella ricostruzione degli scenari e dei modelli poligonali dei personaggi raggiunge qui i massimi livelli con texture ottimamente lavorate, animazioni fluide e che ricalcano le movenze del gioco originale, e infine un sistema di illuminazione a dir poco eccezionale (graficamente forse è l’elemento che più colpisce dell’intera produzione), in grado di investire gli ambienti di gioco con luci dinamiche che ne esaltano ogni singolo elemento.

Il team di Just Add Water ha dimostrato di possedere una grandissima passione per i dettagli.

Anche il comparto audio del titolo si può definire molto curato, con effetti sonori e musiche completamente rimasterizzati, che non fanno che richiamare alla mente i ricordi legati al gioco originale. L’unica nota dolente è rappresentata dalla mancanza dello storico doppiaggio italiano, che molto probabilmente è assente a causa del budget limitato a disposizione della software house.
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Grazie a una funzione di salvataggio rapido è infatti possibile salvare in un istante la propria partita e poi riprenderla in seguito esattamente nel punto in cui si è effettuato il salvataggio.

Il team di sviluppo non si è tuttavia limitato a eseguire un semplice lavoro di aggiornamento tecnico, dal momento che ha ben pensato di dare una svecchiata anche all’impianto di gioco, forse un po’ macchinoso per gli standard odierni, senza ovviamente stravolgerne le caratteristiche portanti. Anzitutto è stata introdotta una schermata di selezione della difficoltà, che permette di scegliere tra le classiche Facile, Normale e Difficile. La differenza principale risiede nel fatto che le prime due sono state create per quei giocatori che trovano troppo difficoltoso il gioco originale, mentre l’ultima è indirizzata a coloro che sono in cerca di un alto livello di sfida o comunque di un’esperienza più vicina a quella offerta dal vecchio Abe’s Oddysee. Infatti, mentre al livello Difficile si potrà venire eliminati dai nemici con un solo colpo, ai livelli più bassi se ne potranno subire molti di più, dal momento che sarà presente una barra dell’energia. In aggiunta a ciò, sempre in relazione al livello di difficoltà scelto, cambierà il numero di granate che Abe può trasportare con sé, i danni che subirà cadendo dall’alto e i tempi di reazione degli avversari.
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Sempre nell’ottica di rendere il titolo al passo coi tempi è poi la scelta di eliminare quella divisione in “stanze” che caratterizzava in precedenza gli ambienti di gioco.

Altre migliorie riguardanti la giocabilità arrivano poi dal “fratello” Abe’s Exoddus, da cui sono state tratte la possibilità di farsi seguire da più Mudokon contemporaneamente e quella di poter salvare la propria partita in qualunque momento e in qualunque luogo. Grazie a una funzione di salvataggio rapido è infatti possibile salvare in un istante la propria partita e poi riprenderla in seguito esattamente nel punto in cui si è effettuato il salvataggio. Una funzione che si è rivelata decisamente comoda, dal momento che permette di interrompere senza problemi la propria partita, per poi riprenderla comodamente da dove si era interrotta (senza considerare poi le possibilità offerte dal cross-save tra PS3, PS4 e PSVita grazie a cui poter giocare anche in mobilità). Caratteristica, questa dei salvataggi rapidi, che potrete anche scegliere di ignorare completamente, se siete in cerca di un’esperienza punitiva come quella originale.
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Sempre nell’ottica di rendere il titolo al passo coi tempi è poi la scelta di eliminare quella divisione in “stanze” che caratterizzava in precedenza gli ambienti di gioco, per sostituirla con scenari che non presentano interruzioni di sorta tra un’area e l’altra, garantendo ai livelli una maggiore continuità tra la varie sezioni. Ciò ovviamente si è tradotto nella rivisitazione di alcuni elementi in termini di level design, così da rendere quest’insieme di caratteristiche una combinazione perfettamente funzionante e in grado di non far cozzare l’una con l’altra tutte le novità sopra descritte.

Il team di sviluppo non si è limitato a eseguire un semplice lavoro di aggiornamento tecnico, ma ha ben pensato di dare una svecchiata anche all’impianto di gioco.

Insomma, non si può che concludere affermando che questo New ‘N’ Tasty si è confermato essere un grandissimo remake, forse uno dei migliori visti negli ultimi tempi. Il team di Just Add Water ha dimostrato di possedere una grandissima passione per i dettagli, oltre che una passione smisurata, nel riportare in vita la prima indimenticabile avventura del vecchio Abe e non è detto che ciò non porti presto all’arrivo di qualcosa di molto più grande, come un capitolo a lui dedicato completamente inedito: noi lo speriamo davvero.

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