È arrivata a tanti questa lettera. E arriva direttamente da DAZN contro chi ha usato il pezzotto per guardare le partite. Dentro c’è una multa enorme.
Mentre da una parte i servizi di streaming in abbonamento continuano la loro danza macabra con gli aumenti, perché la congiuntura economica e astrale costringono a farlo, dall’altra prosegue, almeno nel nostro Paese, la caccia aperta a tutti quelli che hanno tentato di aggirare proprio gli abbonamenti utilizzando quelli che si chiamano con un termine quotidiano pezzotto.

Una delle conseguenze, per almeno una parte di quelli che sono stati clienti o che tuttora sono clienti di chi fornisce queste tecnologie, è stata una visita da parte della Guardia di Finanza. Ma ora alla Guardia di Finanza si aggiungono direttamente i mastini di DAZN.
Su Reddit è esplosa la polemica tra quelli che si sono trovati con una raccomandata proprio da parte della piattaforma. Ecco quello che c’è scritto e quali sono le potenziali conseguenze di chi ignora questa comunicazione.
Cosa fare se anche a te arriva la raccomandata di DAZN con la multa?
È da diverso tempo che si parla del modo molto aggressivo con cui le autorità italiane e i provider di servizi in abbonamento si stanno scagliando contro chi guarda contenuti in maniera illegale. Da diverso tempo, c’era anche stata la comunicazione che proprio DAZN avrebbe probabilmente chiesto direttamente a quelli individuati attraverso le procedure della Guardia di Finanza una sorta di risarcimento per il danno arrecato non pagando gli abbonamenti e guardando i contenuti in maniera illegale.

Su Reddit, in un sub-forum dedicato alle consulenze legali, un utente ha pubblicato la lettera ricevuta direttamente da DAZN con la quale la piattaforma di streaming chiede il pagamento di 500 euro come indennizzo per aver guardato il calcio in modo illegale attraverso il pezzotto.
Cosa si legge nella lettera? Si legge che c’è anche un limite massimo di giorni entro cui effettuare il pagamento. Per stare al sicuro fai così!
Una data limite che è un altro degli elementi su cui tanti stanno commentando sotto il post, dato che si forniscono solo sette giorni per corrispondere l’indennizzo forfettario cui dovrebbe seguire “il formale impegno” a non reiterare comportamenti che possano essere simili a quanto è stato riscontrato dalle autorità. In caso di mancato pagamento la società, conclude la lettera, si riserva il diritto di avviare altri procedimenti.
I punti di domanda che tanti si pongono e che anche chi ha ricevuto la lettera si chiede riguardano la necessità di pagare o meno e il fatto che DAZN abbia deciso di prendere questa strada dopo che la sanzione amministrativa pagata alla Guardia di Finanza aveva di fatto già chiuso il procedimento.
Altre domande sono quelle di chi chiede perché DAZN abbia deciso di prendere questa strada mentre le altre società che potenzialmente sono state vittime allo stesso modo di chi ha deciso di utilizzare il cosiddetto pezzotto non lo fanno. Di certo è una questione che, a meno di non essere legali, può risultare estremamente spinosa.





