Papa Leone XIV è un videogiocatore: ecco il suo titolo preferito

Tra le tante cose che stanno emergendo riguardo il nuovo Papa Leone XIV c’è un dettaglio che ci fa dire: uno di noi! Anche il papa gioca ai videogiochi!

Tutto il mondo o quasi ha seguito con estrema attenzione l’elezione del successore di Papa Bergoglio al soglio pontificio e quindi come guida della Chiesa di Roma.

papa leone xiv affacciato alla loggia delle benedizioni che sorride
Papa Leone XIV è un videogiocatore: ecco il suo titolo preferito – videogiochi.com

Del nuovo pontefice, che ha scelto il nome Papa Leone XIV, cominciano ora ad arrivare notizie che lo riguardano anche nella sua vita privata.

Di Robert Francis Prevost stiamo imparando molte cose e tra queste cose c’è che ama a quanto pare anche i videogiochi. Chi l’avrebbe mai detto che saremmo riusciti a mettere nella stessa frase il Papa e i videogiochi senza trovarci al limite della scomunica!

Papa Leone XIV è come noi!

Uno degli aspetti che ha colpito di più nel momento in cui Robert Francis Prevost si è affacciato per mostrarsi nella sua nuova veste di Papa è che si tratta di un Papa che arriva dal Nord America. Originario di Chicago, a quanto pare è un po’ come tutte le persone normali.

schermata di wordle
Papa Leone XIV è come noi! – videogiochi.com

In una recente intervista, per esempio, suo fratello ha voluto sottolineare come il nuovo pontefice sia un fan dei Chicago Cubs.

Ma sempre nel corso dell’intervista che è stata rilasciata all’emittente NBC Chicago, è saltato fuori anche un altro dettaglio.

John Prevost ha infatti raccontato che insieme al fratello gioca molto spesso a Words With Friends e che Robert Francis è anche appassionato di uno dei giochi che si trovano nella versione digitale del New York Times: Wordle.

Un piccolo dettaglio che però ci rende la figura del Papa molto più vicina e molto più umana. Del resto, a neanche 70 anni, è difficile che il Papa non abbia mai visto un sito web ed è quindi non fuori dal comune che come essere umano apprezzi i giochi di parole.

Anche se parte della community di giocatori e giocatrici potrebbe pensare che titoli come quelli che si trovano sul New York Times in realtà non siano videogiochi perché non succede quasi nulla, in realtà è bene ricordare che all’interno della grande community di chi gioca, se ci sono prodotti di un certo tipo è perché ci sono giocatori di un certo tipo.

E del resto Papa Leone XIV fa parte, amando questi due titoli, di un gruppo estremamente nutrito di utenti. Chissà se scoprire che anche il Papa si lascia andare a questo genere di intrattenimento non possa permetterci di far cambiare idea a chi invece disprezza nella loro totalità i videogiochi perché non li conosce e perché reitera l’idea che siano solo un passatempo per ragazzini che non hanno niente di meglio da fare o per persone disturbate che poi organizzano attentati.

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