Pare proprio che mentre tutti i colossi dell’industria annaspano e lentamente si sgretolano Nintendo mantiene una posizione dominante. Per una volta non c’entrano gli avvocati però.
Non sembra passare settimana senza che ci siano problemi all’interno di grandi e piccoli team di sviluppo. La questione è di certo estremamente complessa e, da una parte, continua a essere il frutto della situazione, a sua volta straordinaria e imprevedibile, che abbiamo avuto durante la pandemia.

Eppure c’è un colosso che, nonostante tutto, continua a pubblicare, a mantenersi in cima e a non aver bisogno di licenziare nessuno.
Nintendo pare effettivamente del tutto immune agli scossoni che invece altrove distruggono il lavoro di una vita. E anche se è fisiologico che qualcuno vada via, non siamo ai livelli di quello che si vede altrove. C’è un segreto in bella vista che rende Nintendo forse l’unico vero modello da seguire in questo momento.
Come fa Nintendo a non essere nei guai come il resto dell’industria dei videogiochi?
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo dovuto parlare di Nintendo e mettere nella stessa frase il colosso giapponese dei videogiochi con parole come crisi, licenziamenti, chiusure, cancellazione di progetti? Noi non ce lo ricordiamo sinceramente. Neanche quando ci fu il vero e proprio disastro di Wii U ci fu necessità di prendere decisioni drastiche.

Il segreto del successo continuato di Nintendo potrebbe essere nei dati relativi alla sua forza lavoro. Una forza lavoro che supera le 5.000 unità totali tra le diverse succursali che si trovano per esempio negli Stati Uniti, in Europa e in Australia, più il quartier generale giapponese.
Una forza lavoro che a quanto pare continua a essere contenta di lavorare nella stessa società. Perché per esempio anche nel quartier generale giapponese il ricambio si attesta a meno del 2%, mentre non ci sono grossi sconvolgimenti dovuti a licenziamenti di massa oppure a persone che decidono di passare alla concorrenza.
La capacità che quindi Nintendo pare avere di mantenere al proprio interno tutte le persone che decidono di lavorare per la società è probabilmente il vero segreto che le permette di mantenersi rilevante e soprattutto di non dover finire in prima pagina a causa di spese folli, assunzioni prive di senso che si sono trasformate poi in personale eccessivo e scandali di alcun tipo. Volete un po’ di panico? Leggete di Ubisoft.
È probabile che parte del successo e della stabilità che Nintendo mostra rispetto alla concorrenza, una concorrenza che è soprattutto americana in questo momento, venga anche dalla cultura aziendale nipponica che è diametralmente opposta proprio a quella che si genera invece soprattutto negli Stati Uniti.
Il rispetto che si ha nei confronti del proprio posto di lavoro è talmente tanto radicato da far parte della forma mentis dei giapponesi ed è chiaro che chiunque decida di entrare a lavorare per Nintendo segue o deve seguire gli stessi principi. Principi che riescono a costruire, a loro volta, una società che è più stabile e che resiste meglio agli scossoni.





