Un cambiamento importante quello che ha appena ufficializzato Playstation e che cambia la storia di questo importante marchio di videogiochi.
Playstation non sta con le mani in mano e riflette sempre su cosa fare per continuare a mantenere il proprio ruolo centrale per quanto concerne l’industria dei videogiochi, una posizione altissima ottenuta e difesa nel corso dell’ultimo trentennio con intelligenza e soprattutto tantissima qualità. E ovviamente videogiochi e hardware che si sono incisi nel cuore e nella memoria di tutti gli amanti dell’universo del gaming.
Assolutamente iconica la PS2, probabilmente la miglior console della storia se si chiede a molti giocatori, non fosse altro che per tantissimi in Italia è stata anche quella che li ha iniziati o formati al gaming moderno, e che grazie a un prezzo estremamente aggressivo è entrata praticamente in ogni casa del mondo.
I tempi cambiano e ora Playstation si trova in una situazione molto più delicata, in cui il suo predominio è messo in discussione da una Microsoft che sta facendo di tutto per portare il suo Game Pass ovunque, dal gaming su PC sempre più diffuso, dalla necessità di rompere l’esclusività di alcuni titoli per aumentare gli introiti e da i live service che al momento non stanno pagando affatto. E non solo
Rivoluzione Playstation: novità per il futuro di PS6
Negli ultimi giorni c’è stato un summit tra i vertici della compagnia in cui ovviamente di è fatto il punto della situazione, esaminando attentamente quello che si è fatto fin qui e ovviamente i piani per il futuro. E in tal senso è stata presa una decisione molto importante per il presente e ovviamente il futuro di PS5 e di PS6.
Quando nel 2025 i dazi degli USA hanno colpito tutti i prodotti confezionati in Cina c’è stato un aumento praticamente di ogni cosa, ma Sony sembra essere riuscita a tenere bene il colpi, aumentando leggermente il prezzo della console ma solo in alcuni mercati. Ma le cose non possono andare avanti così: un marchio così grande deve tutelarsi e pianificare il futuro.
“Per quanto riguarda le console di gioco, stiamo diversificando la nostra catena di fornitura: abbiamo già trasferito la produzione“, ha detto durante il vertice il direttore finanziario (CFO) di Playstation Lin Tao. “E se includiamo le periferiche, quindi il trasferimento al di fuori della Cina, completeremo il processo entro la fine del primo semestre. L’hardware venduto negli Stati Uniti ora proviene da fonti al di fuori della Cina“.
Un cambiamento enorme che avrà ripercussioni sull’assemblaggio e sul futuro del marchio Playstation su scala mondiale. Sony pare star seguendo l’esempio di Nintendo, che ha iniziato ad assemblare le console portatili Switch 2 in Vietnam.
Sebbene anche questo Paese sia ora soggetto ai dazi statunitensi, la console è stata lanciata senza variazioni di prezzo, e infatti Nintendo ha successivamente aumentato il costo degli accessori originali per Switch e Switch 2. Ricordiamo intanto un nuovo FPS che non è Battlefield e che ha conquistato tutti.
Non è chiaro ora dove Playstation si stia delocalizzando ma si tratta comunque di una mossa strategica a lunghissima gittata e con ripercussioni che vedremo tra anni, in particolare con PS6 che potrebbe essere creata totalmente fuori dalla Cina.
