Mettete mano alla calcolatrice. Oggi proviamo a fare due conti guardando a quanto costa Call of Duty e vedere perché l’aumento del Game Pass potrebbe avere senso.
Ormai è una cosa da cui probabilmente Xbox non tornerà indietro. Non succederà come quando abbiamo fatto capire a chi ha le redini che non avevamo intenzione di pagare €80 per ogni gioco in uscita. Gli aumenti al Game Pass, con il livello Ultimate che ormai viaggia sopra i €25 al mese, sono destinati a rimanere.

Probabilmente la colpa è da ricercare nella situazione contingente e nel fatto che, come qualunque società in un mercato capitalistico, l’idea è quella di avere un profitto infinito con risorse finite. O forse, più semplicemente, è tutta colpa del fatto che Call of Duty sia dentro il Game Pass.
Proviamo a fare qualche calcolo per cercare di dare un senso a quello che Xbox ha deciso di fare. Potrebbe non essere una grande consolazione ma almeno avremo una motivazione tangibile perché si possono fare, da motivazioni tangibili, valutazioni più oggettive.
Call of Duty e Game Pass, un mix letale?
Uno dei motivi per cui Microsoft ha deciso di acquisire il colosso Activision Blizzard King è stato quello di far sì che ovviamente tutti i grandi giochi Activision, Call of Duty in testa, servissero da volano per attirare persone all’interno dell’ecosistema. Pur di dare l’impressione di avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza, Xbox ha deciso anche di mettere Call of Duty proprio sul Game Pass.

Ma se si va a guardare all’analisi fatta dal fondatore di Aldora, Joost Van Dreunen, quello che doveva essere la mossa perfetta si è in realtà rivelato il più grande degli errori fatti forse negli ultimi anni. Perché il Game Pass, questo è il ragionamento di Van Dreunen, non ha “prodotto quella crescita esplosiva che Microsoft immaginava di avere dopo l’acquisizione di Activision e la società si è resa conto che i costi infrastrutturali non si allineano con il modello scelto per i prezzi“.
Ma quali sono i numeri che hanno davvero convinto e costretto Microsoft a far aumentare così tanto il prezzo dell’abbonamento più completo? Sono gli oltre 300 milioni che la società ha perso in mancati introiti per aver deciso di mettere Call of Duty: Black Ops 6 su Game Pass anziché lasciarlo come titolo da acquistare.
Quasi il 90% dei guadagni sono arrivati infatti attraverso le copie vendute ai giocatori PlayStation mentre la spesa degli utenti Microsoft proprio nel momento del lancio di Black Ops 6 è cresciuta solo di un misero 16%.
Eppure proprio di recente nel corso del Tokyo Game Show, Sarah Bond aveva nuovamente reiterato come il Game Pass fosse un modello che generava profitto, parlando di 5 miliardi.
Ma il problema è che per acquistare Activision Blizzard King, Microsoft di miliardi ne ha spesi 70 e, nonostante quindi la bella performance del Game Pass mancano all’appello molti soldi che in qualche modo occorre recuperare.





