Questo gioco vi farà tremare le gambe ogni volta che busseranno alla porta

Le giornate si accorciano, mancano 100 giorni a Natale e questo significa giochi horror che prendono la ribalta. Questo però giocatelo a luci accese.

Anche voi cominciate a sentire che nell’aria qualcosa sta cambiando? Perché superato l’inizio del mese di settembre, iniziano in realtà due conti alla rovescia. Uno è quello di quanti giorni mancano al 25 dicembre e quindi quanti giorni mancano a Natale.

uomo deforme fuori della porta di casa
Questo gioco vi farà tremare le gambe ogni volta che busseranno alla porta – videogiochi.com

L’altro conto alla rovescia è quanti giorni mancano ad Halloween e quindi quanti giorni mancano a quel periodo dell’anno in cui i giochi horror, anche quelli più truculenti, hanno il loro periodico picco di utenti.

Ma è chiaro che oltre a tirare fuori i vecchi classici, e oltre magari a fare qualche partita con giochi come Dead by Daylight, c’è da tenere in considerazione che gli sviluppatori non smettono di produrre nuove esperienze.

E tra le nuove esperienze horror che assolutamente dovete prendere e tenere d’occhio nel periodo di Halloween c’è questo gioco che si basa tutto su un campanello e una porta che si apre.

Non aprirete neanche più a vostra madre dopo questo videogioco

Quando siamo in casa ci sentiamo al sicuro e per aumentare la sicurezza abbiamo videocitofoni, magari anche direttamente collegati alla sorveglianza, telecamere esterne, sensori di movimento, il classico spioncino da cui guardare quando qualcuno citofona.

scena di no, i'm not a human
Non aprirete neanche più a vostra madre dopo questo videogioco – videogiochi.com

Un po’ come succede poi nei film con i vampiri, siamo noi a decidere chi entra e chi no, e nel momento in cui decidiamo che qualcuno entra, stiamo dando a questo qualcuno fiducia che non creerà problemi. Parlando di sconvolgimenti, siete pronti per HotD 3?

Ma c’è un nuovo videogioco, No, I’m not a human, che vi farà schizzare la paranoia alle stelle. Il team di sviluppo di Trioskaz ha creato infatti un’esperienza in cui a essere davvero sinistra non è neanche la premessa, con un pianeta Terra devastato dal sole che brucia qualunque cosa.

La cosa più sinistra è quello che succede quando finalmente arriva la notte, l’unico momento in cui si può uscire senza essere arrostiti vivi in pochi secondi. Ma, come recita la sinossi di No, I’m not a human, “la notte appartiene ai Visitatori“.

Sembrano esseri umani e bussano alla porta in cerca di un rifugio. Un po’ come nel famoso film The Visitors, queste creature cercano di assomigliare in tutto e per tutto a esseri umani, ma chiaramente umani non sono.

Il gioco sta tutto nel decidere se chi bussa alla porta può entrare oppure no. Ma, e qui il rimando che invece ci viene in mente è a Blade Runner, occorre aguzzare la vista e prestare estrema attenzione a quello che chi suona alla porta fa e dice per poter poi valutare se siamo di fronte effettivamente a un Visitatore o solo a un’altra anima in pena.

Perché nel momento in cui dovessimo decidere di far entrare qualcuno e quel qualcuno in realtà è un Visitatore, è chiaro che si va incontro a morte certa.

I personaggi che bussano alla porta sono volutamente distorti, con alcuni che, come nei migliori horror, sembrano posseduti quando in realtà sono solo esseri umani mentre altri che sembrano innocui si rivelano poi i più pericolosi. In pratica, una palestra per la vita vera.

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