Gli scalcinati e arrabbiati supereroi di The Boys e la storia truculenta e complessa di Invincible vi affascinano? E allora il vostro prossimo videogioco preferito è Dispatch.
Nel mondo dei supereroi non tutti sono positivi e senza macchia come Superman. Soprattutto negli ultimi anni abbiamo visto prosperare storie in cui l’essere dotati di poteri eccezionali non è la cosa più bella del mondo e soprattutto non risolve nessuno dei problemi che hanno anche i comuni mortali.

Anzi, il più delle volte li amplifica. E sono diventati per questo fenomeni globali le storie di Invincible e di The Boys. Per quelli che vorrebbero un videogioco che fosse una sorta di tie-in di questo genere di racconti di supereroi c’è Dispatch. Il primo titolo in cui possiamo di nuovo toccare con mano la maestria dei ragazzi di Telltale nella loro nuova versione.
Dispatch è The Office ma con i superpoteri
Per quelli che hanno da sempre apprezzato i lavori di Telltale, le caratteristiche principali dei lavori di questo team di sviluppo sono, da una parte lo stile particolarissimo in termini di estetica e dall’altra storie costruite come se fossero dei grandi film con una generosa dose di humor tutto da capire.

Il team di sviluppo originale di Telltale Games ha chiuso i battenti nel 2018 salvo poi ritornare dai morti l’anno dopo. Ma nel frattempo alcuni membri hanno deciso di tentare la sorte con altri team di sviluppo. Ed è il caso di quelli che sono confluiti in AdHoc Studio, per i quali Dispatch sarà la prima opera.
Il gioco è previsto in uscita entro la fine di quest’anno e su Steam è anche già presente la demo per poter toccare con mano almeno parte della strampalata follia di questo videogioco che mette insieme elementi action, pianificazione strategica e battute degne dei migliori sketch di The Office. Nel frattempo prendete questo bundle.
Protagonista del gioco è Robert Robertson o Mecha Man che, dopo aver perso il proprio esoscheletro in uno scontro con un nemico, viene messo in pratica a fare quello che si chiamerebbe per i poliziotti lavoro d’ufficio: il suo compito è quello di riabilitare un gruppo di ex supercattivi, esaminando via via le emergenze che arrivano nella sala controllo e decidendo quali dei supercattivi da trasformare in supereroi mandare a gestire la situazione.
Non è però il classico gestionale. Nelle mani degli autori e dei registi di The Wolf Among Us e di Tales from the Borderlands, l’idea di dover organizzare il lavoro di altri si trasforma in una enorme commedia in cui le scelte che si prendono hanno non solo ripercussioni sul proprio personaggio ma sulla tenuta stessa del tessuto cittadino di Los Angeles in cui il gioco è ambientato.
E, a complicare ulteriormente la situazione, non solo i poteri particolari di ciascun eroe ma anche i loro problemi esistenziali che vanno esaminati e bilanciati.





