Resident Evil: Revelations 2 – Ep. 4 – la recensione

Siamo finalmente arrivati alla fine di Resident Evil: Revelations 2, con il quarto episodio si conclude questo esperimento di Capcom che ha cercato di portare su una strada “diversa” la saga, seppur con risultati altalenanti.
Come di consueto l’episodio, denominato “La Metamorfosi”, comincia nell’esatto punto in cui eravate rimasti, con Claire e Moira determinate a raggiungere la misteriosa Guardiana: una volta fatta la conoscenza dell’odiosissima signora, assisteremo a un colpo di scena… e basta. Esatto, e basta, perché la parte dedicata alle due ragazze termina qui, dopo circa 10 minuti di gioco, e non stiamo arrotondando per difetto, tanto che vi chiederete se sia effettivamente finita, rendendovene conto solo qualche secondo dopo con il video che preannuncia il proseguo della storia di Barry e Natalia.
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La struttura della modalità Raid è ben pensata, le missioni sono divertenti, il giocatore è invogliato a sbloccare i nuovi personaggi e a farli salire di livello.

Almeno in questo frangente non vi sentirete presi in giro, in quanto per circa un’ora abbondante di gioco vi troverete ad affrontare decine e decine di mostri di ogni tipo: in questo ultimo episodio il povero Barry si spingerà fino alle viscere dell’isola per scoprire cosa è accaduto a sua figlia e perché la Guardiana è così ossessionata dalla piccola Natalia. Come se non bastasse l’elevato numero di nemici da sconfiggere, il dinamico duo dovrà far fronte anche a un gas che se inalato per troppo tempo consecutivamente risulterà letale, una scelta di gameplay che vi costringerà a cercare rifugio di tanto in tanto per scampare a una morte prematura.

Sul lato tecnico il nostro giudizio non è cambiato rispetto alla prima volta che abbiamo avuto modo di provare il titolo: graficamente ci si trova davanti un lavoro che paga lo scotto di una realizzazione a cavallo tra due generazioni.

Durante il lungo tragitto che vi separa dalla resa dei conti sarete impegnati anche in diversi enigmi, uno dei quali già visto nei precedenti Resident Evil: una volta raggiunto il boss finale preparatevi a sudare, perché (se non giocate a difficoltà minima) si tratta di una battaglia bella lunga, e vogliamo sottolineare l’ottima caratterizzazione del nemico, capace di sfruttare l’area dedita allo scontro e le meccaniche rodate del gameplay. Dopo aver visionato il classico filmato finale in computer grafica (finale tra l’altro non scontatissimo) potrete dire di aver terminato Revelations 2, ma non di aver visto tutto quello che c’era da vedere: infatti i possessori della Complete Season (o della versione retail in uscita il 20 marzo) possono godere di due episodi extra, uno dedicato a Moira e uno a Natalia, che fanno luce su alcuni momenti vissuti dalle ragazze.
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Il capitolo che vede protagonista la figlia di Barry è in stile action e ci guiderà attraverso un determinato momento vissuto dalla ragazza, non possiamo dirvi di più perché si scadrebbe nello spoiler ed è l’ultima cosa che vogliamo; per quanto riguarda Natalia, il discorso è leggermente diverso, trattandosi essenzialmente di una “caccia al tesoro”, dove il bottino è rappresentato dall’orsacchiotto della bambina. Le meccaniche qui sono più inclini allo stealth, grazie alle due “versioni” di Natalia che imparerete a conoscere nel corso dell’episodio; non stiamo parlando di niente di speciale, ma è comunque tutto a vantaggio della longevità generale di Revelations 2.

La versione scatolata, venduta al prezzo di 50 euro, è consigliabile solo per i veri fan della saga, che non avranno paura di sborsare tale cifra per mettere in collezione l’ennesimo capitolo di Resident Evil.

Vogliamo infine giudicare nel complesso l’opera, formata dai quattro episodi (più i due extra) e la modalità Raid: sulla seconda possiamo solo spendere complimenti, in quanto la sua struttura è ben pensata, le missioni sono divertenti, il giocatore è invogliato a sbloccare i nuovi personaggi e a farli salire di livello, anche grazie all’arsenale personalizzabile e ai vari obiettivi da portare a termine giornalmente; l’unica nota negativa per quanto riguarda Raid è che al momento in cui scriviamo non è ancora possibile affrontare le missioni in cooperativa online, una mancanza quantomeno grave per un titolo del genere, anche se dalla regia ci dicono che con il prossimo aggiornamento verrà introdotta la possibilità di farlo (ma intanto il gioco è fuori da un mese).
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Dopo aver visionato il classico filmato finale in computer grafica (finale tra l’altro non scontatissimo) potrete dire di aver terminato Revelations 2, ma non di aver visto tutto quello che c’era da vedere.

Se invece comprando Revelations 2 ve ne fregate dell’esperienza action e volete solo un survival horror degno di questo titolo, non abbiamo buone notizie per voi: diverse volte nel corso dell’avventura ci siamo trovati senza una reale voglia di proseguire, impantanati tra decine di nemici e momenti della trama che sapevano di filler, un riempimento per allungare il brodo insomma, in location che non inquietavano minimamente; la storia in sé dall’altra parte spinge a proseguire per vedere “come va a finire”, e probabilmente l’uscita episodica ha aiutato ad accentuare questa sensazione.
Sul lato tecnico il nostro giudizio non è cambiato rispetto alla prima volta che abbiamo avuto modo di provare il titolo: graficamente ci si trova davanti un lavoro che paga lo scotto di una realizzazione a cavallo tra due generazioni, siamo ampiamente sotto la media qualitativa delle migliori produzioni attuali su next-gen, e nella versione Xbox One da noi provata non di rado abbiamo assistito a fenomeni di pop-up; anche il sonoro non eccelle, sorretto da un buon doppiaggio italiano ma affossato da un campionamento delle armi approssimativo, sparare con una pistola o con un’altra per il vostro orecchio sarà esattamente la stessa cosa. Insomma questo quarto episodio come voto si becca un 7.5.
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Concludendo anche la nostra di epopea su Resident Evil Revelations 2, per i 24 euro che vi vengono richiesti in formato digitale si può chiudere un occhio sulle lacune tecniche, trattandosi in definitiva di un buon titolo, niente di eccezionale sia chiaro, ma se avete voglia di sparare a qualche zombie (e altre amenità) con una storia leggera da seguire, questo titolo fa al caso vostro. Al contrario la versione scatolata, venduta al prezzo di 50 euro, è consigliabile solo per i veri fan della saga, che non avranno paura di sborsare tale cifra per mettere in collezione l’ennesimo capitolo di Resident Evil.

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