Esclusiva Playstation ha subito un taglio veramente grosso proco prima del lancio sul mercato: la storia nascosta di un grosso videogioco.
Certe volte ci si ritrova con dei videogiochi tra le mani e inevitabilmente sorge una domanda: ma come è possibile? E’ una sensazione che tutti i gamer della storia hanno provato almeno una volta, spesso però si parla di una straniante sensazione che più volte abbiamo visto e che ci ha lasciati quantomeno confusi su come quello che stiamo vivendo sia arrivato sul mercato.

Certe volte si tratta di prodotti affetti da bug spaventosi e problemi di ottimizzazione anche su console che fanno chiedere se ci sia stata una fase di beta testing prima del lancio. Altre volte invece si parla di videogiochi davvero noiosi e piatti, che non sono piacevoli sotto nessun punto di vista e che sembrano usciti dal decennio precedente, con metodologie di sviluppo addirittura precedenti.
E poi ci sono quelli che più fanno male, ovvero i videogiochi che hanno un potenziale enorme, che hanno qualcosa di magico e interessante, che davvero hanno qualcosa da dire e da farci vivere. Eppure che non prendono mai più di tanto, che sono in qualche modo manchevoli, problematici, monchi, raffazzonati, confusionari e poco profondi. Ma come è possibile? La spiegazione potrebbe essere un taglio del 30% del proprio videogioco poco prima dell’uscita.
Esclusiva Playstation tagliata prima del lancio
Stiamo parlando di uno studio molto importante che sembrava avere il potenziale per spaccare tutto quando insieme a Playstation, dopo aver lavorato a uno spin-off della saga di Jak and Daxter, ha lavorato con grande attenzione a un first party che aveva il compito di mostrare la potenza dell’hardware di Sony e magari anche mostrare il futuro del gaming.

Nacque così The Order 1886, sparatutto in terza persona con una grande direzione artistica e una grafica spettacolare, ma che non ha convinto in tutti gli altri reparti. Cosa che ha portato la fine della collaborazione di Ready at Dawn con Sony. Lo studio poi è stato comprato da Meta per sviluppare giochi in VR e quindi chiuso.
Ru Weerasuriya, uno dei fondatori di Ready at Dawn, ha parlato dello sviluppo ai microfoni di Thegamebusiness rivelando un retroscena molto importante. Ricordiamo intanto che c’è un grande annuncio che riguarda FC 26.
Parlando della durata inferiore alle 10 ore lo sviluppatore ha rivelato che “Abbiamo tagliato il 30% del gioco qualche mese prima dell’uscita”, questo perché “Sony, da quanto ho capito, aveva bisogno che il gioco uscisse. Quindi abbiamo fatto qualche sacrificio. Ma speravamo davvero di realizzare un sequel”. Come sappiamo però è un sogno ormai infranto, uno di quei what if che pullulano nella storia dei videogiochi.





