Robin Williams: personaggi a lui ispirati già presenti in World of Warcraft?

Come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, moltissimi ammiratori del compianto Robin Williams e del gioco World of Warcraft hanno chiesto un tributo all’attore all’interno del gioco, proponendo l’inserimento di un personaggio dedicato.

Sembra che Blizzard abbia in passato già fatto una cosa simile includendo alcuni personaggi ispirati ai ruoli dell’attore che, lo ricordiamo, era un amante non solo di The Legend of Zelda ma anche di altri videogame fra cui World of Warcraft, di cui era un assiduo giocatore.
Tramite il sito Wowhead, dedicato al MMORPG Blizzard, è stato possibile scovare alcuni personaggi all’interno del gioco che sembrano decisamente ispirati a ruoli interpretati da Robin. Il primo che vi mostriamo è un genio dalla pelle blu, chiamato  “Robin <The Entertainer>”.

All’interno di WoW non è certo la prima volta che si trovano riferimenti a personaggi famosi della storia del cinema e agli attori che li hanno interpretati (ad esempio esiste un personaggio chiamato Harrison Jones chiaramente ispirato alla serie di film firmati Lucas) quindi non è affatto improbabile che i “Robin” scovati nel gioco siano effettivamente stati creati pensando a personaggi interpretati dal famoso attore scomparso di recente.

Il personaggio  “Robin <The Entertainer>” potrebbe essere stato ispirato a lui perché nella versione originale è stato proprio Robin Williams a prestare la voce al genio del film Aladin, mentre in Italia il genio è stato doppiato da Gigi Proietti. Altri due personaggi sono stati trovati all’interno del gioco con lo stesso nome, uno è un umano maschio e l’altro invece una signora che potrebbe essere ispirata a Mrs. Doubtfire.

Ancora non sappiamo se questi personaggi saranno presenti nella nuova espansione Warlords of Draenor o no, ma Blizzard sembra sia del tutto intenzionata ad accontentare le richieste del pubblico di inserire un NPC dedicato all’attore. Trovate le immagini dei personaggi scovati su Wowhead nella gallery allegata all’articolo.

Fonte: kotaku

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