Una decisione veramente dura da parte di Rockstar che ha cancellato un videogioco tripla-A dopo 11 lunghissimi anni di sviluppo.
Non sempre le ciambelle escono con il buco. Sviluppare, pubblicare e vendere un videogioco non è affatto un’operazione semplice e anzi si tratta di uno sforzo enorme che è composto da tantissimi sforzi unici, competenze, ingranaggi complessi e tutta una serie di particolari che devono essere perfetti e collidere in un’operazione difficile e che non assicura il successo.

Ci sono videogiochi di grande qualità che a causa di problemi al lancio, anche solo per una data d’uscita in prossimità di un titolo più famoso e più chiacchierato, potrebbe compromettere tutto un lavoro di una vita. Altre volte dei giochi non proprio eccellenti riescono invece a ritagliarsi uno spazio grazie a un lancio tanto pubblicizzato.
E questi sono due aspetti del tutto secondari per il lancio di un videogioco. E non è un caso sei in un momento storico in cui continuamente assistiamo a investitori impazienti che vogliono vedere i propri soldi crescere a dismisura ecco che sempre più titoli vengono cancellati, con ogni scommessa che diventa troppo coraggiosa e i remake e remastered che non sono mai stati così tanto comodi. E anche un membro importante di Rockstar ha rivelato di aver cancellato un grosso videogioco che è stato in sviluppo per ben 11 anni.
L’open world di Rockstar cancellato dopo un lungo sviluppo
A gettare luce su un grosso progetto cancellato di Rockstar è stato Dan Houser, uno dei fondatori della compagnia, che in una lunga intervista ai microfoni di Lex Fridman ha rivelato come ancora oggi sia ossessionato da un titolo tripla-A che non è mai stato pubblicato e che poi hanno abbandonato dopo 11 anni di sviluppo.

“Abbiamo lavorato molto su diverse versioni di un gioco di spionaggio open world, ma non siamo mai riusciti a realizzarlo“, ha rivelato lo sviluppatore. “Agent ha avuto circa cinque versioni diverse. Alla fine ho concluso che non funzionava”.
“Ci penso ancora ogni tanto, ci penso mentre sono a letto”, ha detto Houser rivelando come abbia ancora oggi un grosso interrogativo: “Mi chiedo se sia possibile realizzare un buon gioco di spionaggio open world”.





