Per questo videogioco la nuova patch di aggiornamento doveva portare alcuni elementi nuovi e le cosiddette quality of life feature e invece sta cancellando tutto. Aiuto.
Se si lavora con i software è chiaro che c’è a volte bisogno di un aggiornamento per migliorare le prestazioni. E anche in alcuni casi per l’hardware gli update sono utilissimi perché aiutano a spremere un po’ più di potenza.
Ma altre volte purtroppo sono proprio gli aggiornamenti a lasciarti a piedi. È il caso di tutti i giocatori di questo titolo in particolare che si sono accorti troppo tardi che l’ultimo update che hanno installato in realtà crea più problemi di quelli che risolve. Un po’, e online ne sono tutti consapevoli, c’era da aspettarselo, ma non è mai divertente quando ti capita davvero.
Che cosa è successo con l’aggiornamento di questo videogioco?
I team di sviluppo cercano sempre di salvare il salvabile quando si tratta di rilasciare gli aggiornamenti per i videogiochi su cui lavorano. A volte però le cose non vanno come dovrebbero. E se ne sono accorti tanti fan di Path of Exile 2.

L’ultima patch arrivata proprio qualche giorno fa doveva essere utile per aumentare la quantità degli oggetti trovati per caso. Chissà che ne penserebbe Elon.
E invece si è portato via tutto l’albero delle abilità di quei giocatori che hanno fatto login. Per risolvere la questione sul brevissimo periodo, Grinding Gear Games ha deciso di chiudere i server e fare un rollback del gioco. Il che si è trasformato in 5 ore di buio totale.
E nonostante Path of Exile 2 sia effettivamente già un ottimo gioco, la community si è ovviamente risentita. E tra l’altro non sono state solo cinque ore perché anche nel momento in cui è stato eseguito il rollback per riportare il gioco alla versione precedente ci sono stati problemi e quindi c’è voluto molto di più per riportare la situazione a una vaga normalità.
Normalità che poi è tornata con tanto di scuse da parte del team di sviluppo che promette di riuscire a migliorare anche nella gestione di queste situazioni che potrebbero chiaramente continuare ad accadere nel futuro dello sviluppo.
I commenti sono divisi equamente tra quelli che prendono in giro i giocatori che hanno pagato per fare in pratica il beta test di un titolo non ancora pronto e quelli che invece sottolineano come proprio Grinding Gear Games sia un team di sviluppo che è sempre stato cristallino su quello che sarebbe potuto accadere abbracciando la filosofia di un gioco distribuito in early access e quindi naturalmente propenso ad essere cambiato.
I più cattivi però ricordano che siamo al secondo gioco e che quindi in teoria il team di sviluppo dovrebbe aver imparato quantomeno le meccaniche di base. Ma per fortuna la maggior parte dei giocatori e delle giocatrici è consapevole della mole di lavoro che c’è dietro anche qualcosa che visto dal di fuori è semplicemente un capitolo 2 ma che, se si va a guardare sotto la superficie, in pratica è un gioco nuovo di zecca.