Senran Kagura Burst – la recensione

“Burst” è una parola inglese che sta a intendere qualcosa che è sul punto di esplodere. Un titolo più che appropriato, per un gioco dove le protagoniste femminili sono tutte decisamente “ben fornite”, ma che allo stesso tempo combattono tra di loro senza esclusioni di colpi. In effetti, prendere Senran Kagura Burst per il compimento definitivo delle fantasie maschili non è poi così sbagliato. Occorre vedere però se, dietro una premessa tanto piccante, ci sia anche abbastanza sostanza.
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Anche se potrebbe sembrare strano, c’è dietro un combat system appagante, frenetico e con un buon grado di profondità.

Bisogna innanzitutto dire che, se siete delle femministe convinte o siete fermamente contro la mercificazione del corpo femminile, è difficile che apprezzerete questo picchiaduro. Tuttavia, bisogna anche considerare che i suoi contenuti difficilmente sono davvero offensivi. L’umorismo si concentra praticamente tutto sui seni delle protagoniste e sulle loro dimensioni esagerate, quando non preferisce invece concentrarsi sui loro fondoschiena. Ma lo stile divertente, tipicamente nipponico, non si prende mai veramente sul serio, e rischierà anche di strapparvi qualche risata. Insomma, se avete mai visto un anime del tipo “ecchi”, ossia che gravita intorno a delle situazioni dal sapore erotico (da non confondere con i ben più espliciti “hentai”), avrete un’idea chiara di quello che vi aspetta in Senran Kagura Burst.
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Per quanto riguarda invece il gameplay, abbiamo un bizzarro ibrido tra una visual novel, ossia un racconto interattivo, e un picchiaduro a scorrimentosicari malvagi che agiscono per conto dei poteri forti. La natura da visual novel della produzione si esprime attraverso una serie di dialoghi tra i vari personaggi. Ognuna di queste lottatrici interagisce infatti con le altre, dando vita a siparietti in alcuni casi davvero molto spassosi; qui e lì troviamo anche qualche personaggio degno di nota, a suo modo s’intende, anche se ovviamente si registra un grandissimo abuso di cliché da anime, ma, probabilmente, se siete interessati a un gioco del genere non avrete nessun problema con questo stile di narrazione, che molto spesso presenta situazioni al limite del surreale per poi sconfinare direttamente nell’assurdo.
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L’umorismo si concentra praticamente tutto sui seni delle protagoniste e sulle loro dimensioni esagerate.

Per quanto riguarda invece la fase di combattimento, possiamo affermare che il sistema è ben congegnato e divertente per chiunque. L’idea di base è che le ragazze combattono tra di loro, distruggendosi a vicenda i vestiti man mano che procedono nella furia della battaglia. E, anche se potrebbe sembrare strano, c’è dietro un combat system appagante, frenetico e con un buon grado di profondità: le nostre eroine potranno infatti saltare o lanciarsi in avanti, e scegliere se usare attacchi di scarsa o forte potenza. La principale attrattiva del combat system è la possibilità di concatenare tra di loro gli attacchi per dare vita a potenti combo. Una volta realizzata una combo, inoltre, il giocatore avrà la possibilità di lanciare un attacco speciale premendo il tasto A con il giusto tempismo, che permetterà di alzare ulteriormente la conta dei colpi.
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Le avvenenti lottatrici sono modellate con grande cura, e l’effetto 3D… beh, è piuttosto ben sfruttato in un gioco del genere!

Rimanere assuefatti e passare da una schermata all’altra di nemici è molto semplice, anche perché il combattimento è collegato a un sistema di crescita simile a quello di un gioco di ruolo. Infatti, più riuscirete a inanellare combo efficaci, più guadagnerete punti esperienza, che a loro volta vi permetteranno di ottenere delle mosse aggiuntive per il vostro personaggio. È possibile scegliere tra cinque ragazze per due fazioni, per cui troverete ben presto la vostra favorita e potrete così spendere il tempo a renderla sempre più invincibile. Anche perché ogni ragazza ha un proprio set di statistiche, con una propria serie di debolezze e punti di forza, che varieranno lo stile di gioco alzando il livello di rigiocabilità.
Volendo, potrete anche decidere di usare la cosidetta Frantic Mode, che all’inizio del combattimento vi permette di distruggere tutti i vostri vestiti, il che ridurrà tantissimo la vostra difesa alzando però proporzionalmente il vostro attacco.
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Se nei livelli iniziali molto spesso tutto si ridurrà a premere forsennatamente sui tasti, andando più avanti vi troverete di fronte a delle sfide dove sarà cruciale usare le diverse abilità al momento giusto, e gestire l’alternanza tra abilità che alzano l’attacco o la difesa. Chiude il cerchio un compartimento tecnico davvero di primo livello, almeno per i cultori del genere. Le avvenenti lottatrici sono infatti modellate con grande cura, e l’effetto 3D… be’, è piuttosto ben sfruttato in un gioco del genere! In definitiva, abbiamo un titolo sicuramente adatto a chi ama le nippo-follie, ma che allo stesso tempo è abbastanza ben costruito per intrattenere anche un pubblico più ampio.

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