Sleeping Dogs: Definitive Edition – la recensione

Ormai non ci dovrebbero più essere molti dubbi sulle qualità di Sleeping Dogs. In mezzo all’intricata selva di open-world ad ambientazione urbana, il titolo di United Front Games è riuscito a ergersi glorioso, nonostante alcune piccole imperfezioni, grazie alla sua trama affascinante e all’ottima caratterizzazione di un protagonista ben difficile da dimenticare. Adesso, a due anni di distanza dalla sua uscita, il gioco intende affacciarsi sulla nuova generazione di console (oltre che nuovamente su PC) con un’edizione “definitiva” mirata soprattutto a limare le imperfezioni tecniche che affliggevano il titolo nella sua release originale. È arrivato quindi il momento di scoprire quanto Sleeping Dogs sia cambiato e se un eventuale riacquisto di questa versione aggiornata meriti il nostro pollice alzato.
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I cambiamenti apportati al titolo, soprattutto dal punto di vista grafico, sono di certo evidenti, ma non così essenziali da indurre i conoscitori del gioco a un secondo acquisto.

C’è da dire, per prima cosa, che nella sua versione console il pargolo di United Front Games appariva minato da un comparto tecnico tutt’altro che da capogiro, presentando una notevole discrepanza tra la qualità dei modelli dei personaggi e quella delle ambientazioni, che presentavano texture a bassa risoluzione e altra “sporcizia” grafica tra cui un aliasing particolarmente vistoso. Ebbene, in questa Definitive Edition potrete dire addio a tutte queste problematiche. Finalmente Sleeping Dogs può godere di una grafica di tutto rispetto anche nella sua incarnazione per home console, con texture più definite, un sistema di illuminazione più realistico e modelli dei personaggi in parte ridisegnati. Anche se a tutto questo c’è un ma. Infatti, per quanto le immagini appaiano adesso più pulite e definite, non sono certo in grado di lasciare a bocca aperta lo spettatore, perché, in fondo, quest’edizione non pare altro che la versione più pulita dell’originale.

Oltre al gioco base sono infatti disponibili tutti i DLC rilasciati da due anni a questa parte che ampliano l’avventura non di poco.

C’è da dire, però, che la città di Hong Kong ne guadagna sicuramente in termini d’atmosfera, grazie all’aumentata distanza visiva e alla presenza di effetti di nebbia volumetrica. Anche il traffico e il numero di pedoni appare aumentato su next-gen, ma già in origine la mappa era abbastanza popolata da non far sentire molto la mancanza di “vita” nella città. Un vero peccato, inoltre, che l’esperienza non sia stata fluidificata con l’introduzione dei 60 fps, optando piuttosto per i classici 30 (purtroppo non sempre del tutto stabili).
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Se speravate di assistere a un lavoro del calibro di quello svolto con Metro: Redux rimarrete profondamente delusi.

Dal punto di vista contenutistico, invece, la situazione è davvero ottima. Oltre al gioco base sono infatti disponibili tutti i DLC pubblicati da due anni a questa parte che ampliano l’avventura non di poco, mettendo a disposizione dei giocatori nuovi accessori e nuove missioni extra da affrontare, alcune delle quali sono davvero di tutto rispetto. Per il resto, il gioco rimane tale e quale allo Sleeping Dogs che è giunto sugli scaffali nel lontano 2012. Nonostante il tempo passato (e l’arrivo, nel frattempo, di un certo Grand Theft Auto V), il titolo non pare invecchiato per nulla rimanendo tutt’oggi davvero divertente e stimolante da portare avanti, che sia nelle missioni principali o nelle svariate attività collaterali. Le innovazioni apportate alla giocabilità sono quindi prossime allo zero e, quindi, ecco che ci ritroviamo di nuovo alle prese con un modello di guida fortemente irrealistico, il classico combat-system à la Arkham City (che non ha goduto dell’introduzione di mosse o animazioni inedite) e le tradizionali meccaniche da shooter in terza persona con sistema di coperture.
Insomma, se speravate di assistere a un lavoro del calibro di quello svolto con Metro: Redux rimarrete profondamente delusi, in quanto dobbiamo proprio affermarvi il contrario.
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In definitiva, non ci sentiamo assolutamente di consigliare l’acquisto di Sleeping Dogs Definitive Edition a coloro che hanno già avuto modo di vivere la storia dell’agente Wei Shen. I cambiamenti apportati al titolo, soprattutto dal punto di vista grafico, sono abbastanza evidenti, ma non così essenziali da indurre i conoscitori del gioco a un secondo acquisto di questo pacchetto. Per tutte quelle persone che non si sono mai immerse nella Hong Kong costruita da United Front, invece, il discorso cambia, dal momento che hanno l’opportunità di provare uno dei migliori open-world in circolazione nella sua versione più completa e visivamente accattivante. Di conseguenza, questi ultimi possono anche aggiungere un punto in più alla valutazione che abbiamo assegnato.

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