Space Colony: Steam Edition – la recensione

È l’anno 2153 e la Terra ha quasi esaurito tutte le risorse. Si vive ormai in un clima di tensione con l’avvicinarsi dell’apocalisse e per questo motivo diverse persone sono costrette a improvvisarsi astronauti per esplorate altri pianeti.
Il Mondo è infatti diviso in due: i più ricchi vivono già in mega città che orbitano intorno alla Terra, al sicuro dall’imminente catastrofe, mentre sono invece i più disadattati che devono tentare la fortuna in missioni di colonizzazione…
Questa è solo la storia di un videogioco, ma considerando le recenti scoperte di pianeti potenzialmente abitabili e come stiamo attualmente sfruttando il nostro amato pianeta, ci verrebbe da dire: “Space Colony ci prepara a un probabile futuro!”
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Grazie a un nuovo editor e al supporto a Steam Workshop si potranno creare mappe personalizzate, condivisibili e scaricabili da altri giocatori della community di Steam.

Torniamo però un attimo indietro nel tempo per parlarvi degli albori di Space Colony. Siamo nell’anno 2003 e il gioco, realizzato dal team di sviluppo Firefly Studios, focalizzato sui videogiochi di strategia, esce ufficialmente su PC.
Space Colony è uno strategico in tempo reale, ma a differenza di molti altri, alla semplice gestione di risorse, strutture e unità militari, affianca quella dei coloni, dotati di forte caratterizzazione, oltre che “vivi” e dotati di bisogni da soddisfare.
Se la saga di “The Sims” fosse stata un RTS avrebbe sicuramente avuto le sembianze di Space Colony.
Le possibilità strategiche sono infatti multiple: abbiamo un nuovo pianeta da colonizzare, diverse risorse da ottenere e obiettivi precisi da raggiungere e per farlo ci servono ovviamente i lavoratori. Non si tratta però delle solite unità di fanteria vuote e inespressive, visto che da questo momento in poi entrano in gioco a uno a uno i protagonisti di Space Colony.
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Dotati di carisma e personalità uniche, a ognuno di loro va assegnato il compito che ci permetta di concludere l’obiettivo stabilito.
Il lavoro va però assegnato in base alle capacità del personaggio (che andrà eventualmente istruito), ma proprio come in The Sims, ci toccherà badare a loro tenendo conto delle loro esigenze, bisogni e preferenze.

Se la saga di “The Sims” fosse stata un RTS avrebbe sicuramente avuto le sembianze di Space Colony.

Se non ce ne prenderemo cura i nostri coloni diventeranno infelici; alcuni smetteranno di lavorare, altri saranno depressi e nella nostra base spaziale ci potrà anche scappare il morto. Space Colony ci chiede infatti di prendere parte a una grande “catena di montaggio”: se tutti gli elementi combaciano, gli affari vanno alla grande; se un elemento invece crolla, gli affari colano a picco.
Ma riprendiamo nuovamente la nostra capsula temporale e torniamo al presente: siamo nel 2015 e il team di sviluppo Firefly Studios avuto la bella pensata di portare anche su Steam una versione rimasterizzata di Space Colony. Abbiamo dunque indossato le tute spaziali per raccontarvi i il nostro viaggio in questa nuova Galassia.
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Nella modalità “Galassia” l’obiettivo è quello di mantenere in salute i propri coloni e gli edifici già costruiti seguendo di volta in volta le missioni che ci verranno assegnate.

Space Colony: Steam Edition rimane fedele al gioco originale, ma include nuove campagne militari e civili e più di 80 nuove missioni per la campagna principale. Grazie a un nuovo editor e al supporto a Steam Workshop si potranno creare mappe personalizzate, condivisibili e scaricabili da altri giocatori della community di Steam. Non mancano inoltre le caratteristiche tipiche della piattaforma di Valve, come gli achievement, le carte collezionabili, il supporto a Steam Cloud e una grafica ad alta risoluzione che permetterà ai giocatori di gestire l’intera colonia sui nostri schermi in Full HD.
Space Colony è un gioco del 2003, ci teniamo a ricordarlo, e i suoi anni li dimostra soprattutto nel suo motore grafico ormai datato e nelle texture poco definite.

Ci teniamo però a consigliarlo solamente a chi è veramente appassionato dei videgiochi RTS e riesce a chiudere un occhio su alcuni elementi ormai obsoleti.

La grafica non è sicuramente da next gen e i modelli poligonali hanno animazioni piuttosto legnose, ma il suo gameplay e la sua componente strategica sono sicuramente di tutto rispetto. La varietà dal punto di vista strategico dona senza dubbio una buona dose di originalità al titolo, anche se ben presto ci accorgeremo che, una volta imparate le meccaniche avanzate necessarie per fare funzionare tutto nel modo corretto, il gioco diventerà piuttosto ripetitivo.
Le due modalità aggiuntive disponibili, “Galassia” e “Protetta”, non basteranno e soprattutto non invoglieranno dal momento in cui non offrono alcun contenuto particolarmente innovativo rispetto alla storia principale.
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Infatti nella modalità “Galassia” l’obiettivo è quello di mantenere in salute i propri coloni e gli edifici già costruiti seguendo di volta in volta le missioni che ci verranno assegnate. Nella modalità “Protetta”, invece, bisogna edificare dalle basi la propria colonia, senza alcun vincolo di obiettivi, scegliendo l’approccio più conveniente per avanzare.
Ci accorgeremo ben presto che anche le ambientazioni si ripeteranno e che, anche a causa di una visuale isometrica fin troppo vicina, un motore grafico e un sistema di puntamento e selezione ormai datati, troveremo caotici e difficili da gestire i momenti più concitati.
Dobbiamo sicuramente lodare l’originalità di Space Colony rispetto ad altri RTS nell’introduzione di variegati elementi strategic, ci teniamo però a consigliarlo solamente a chi è veramente appassionato dei videgiochi RTS e riesce a chiudere un occhio su alcuni elementi ormai obsoleti.

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