Steam: la nuova politica dei rimborsi danneggia gli sviluppatori indipendenti

La nuova politica dei rimborsi di Steam (che permette ai giocatori di riavere indietro i soldi per un acquisto purchè non ci si abbia giocato più di due ore e si faccia la richiesta entro 14 giorni dalla data di acquisto), sembra danneggiare gravemente i piccoli sviluppatori indipendenti.

Se infatti non ci sono problemi per i grandi titoli delle case sviluppatrici maggiori, lo stesso non si può dire per i videogiochi creati da team di sviluppo indipendenti. I loro titoli, a volte brevi, vengono giocati velocemente per poi rientrare nella richiesta di rimborso.

Una situazione piuttosto spiacevole di cui si sono accorti piccoli team come Qwiboo e Puppygames i quali tramite alcuni grafici, hanno fatto notare che le loro già basse vendite, sono state danneggiate terribilmente da questa nuova politica di rimborsi.

Gli sviluppatori indipendenti hanno infatti segnalato un numero estremamente alto di rimborsi avvenuti soltanto negli ultimi giorni, rimborsi decisamente in contrasto con le recensioni positive che hanno accompagnato il gioco negli ultimi mesi dello sviluppo.

È chiaro quindi che molti giocatori hanno abusato di questo sistema per giocare gratuitamente senza godersi l’esperienza di gioco e questo non ha fatto altro che danneggiare l’economia degli sviluppatori minori.

Una situazione piuttosto spiacevole; forse le regole di Steam andrebbero leggermente riviste visto. Meno di due ore non è un tempo adatto a valutare negativamente un gioco tanto da chiedere un rimborso, non credete?

Fonte: Dsogaming

 

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