Problemi importanti per l’industria dei videogiochi con un grosso titolo cancellato e parecchi sviluppatori che hanno appena perso il lavoro: la situazione.
E’ un momento veramente molto delicato per l’industria videoludica, che sta facendo i conti con se stessa e soprattutto con gli investimenti scellerati e le previsioni folli fatte durante il periodo di Covid-19, quando inevitabilmente il mercato era esploso, a domanda si era impennata come mai prima e tutti spendevano in intrattenimento. Costretti in casa tutti hanno acquistato videogiochi, guardato film, abbonamenti per lo streaming e ovviamente anche lievito di birra per fare la pizza.
Ora con il mercato che si contrae e una concorrenza spietata rende ogni mossa sempre più una scommessa, ecco che inevitabilmente in tanti stanno subendo gli effetti di un momento storico veramente molto pesante per l’industria. E lo stanno pagando sulla propria pelle, tra lavori persi e progetti chiusi.
Anche oggi purtroppo dobbiamo segnalare la chiusura di uno studio che stava lavorando su un videogioco grosso, importante, che sembrava avere anche del potenziale. Ma che alla fine è stato messo da parte, con il publisher che ha preferito finanziare altri progetti.
“Alla luce delle attuali sfide che il nostro business e il nostro settore devono affrontare, abbiamo valutato attentamente come garantire al meglio il successo a lungo termine di Avalanche Studios Group“, si legge all’inizio del comunicato ufficiale della compagnia che precedere il taglio importante.
“Di conseguenza, annunciamo di star chiudendo il nostro studio di Liverpool e di avviare un processo di consultazione collettiva, come richiesto dalla legge britannica. Ciò avrà un impatto su tutti i dipendenti Avalanche di Liverpool”, si legge. Ma purtroppo la situazione è anche più grave di quella che si potesse pensare dato che non è solo l’UK interessata.
“I cambiamenti avranno ripercussioni anche sulle nostre altre sedi di Malmö e Stoccolma, dove ridurremo la nostra forza lavoro e ristruttureremo i team per soddisfare le esigenze dei nostri giochi”. Una situazione veramente molto complessa. Ricordiamo intanto che da oggi il Game Pass costa molto di più.
Lo studio stava lavorando a Contraband, un videogioco ambientato negli anni ’70 che aveva al centro la cooperazione tra persone in un grande open world che ci vedeva combattere e trafficare nell’isola immaginaria di Bayan, un paradiso per i contrabbandieri. Il titolo è stato cancellato il mese scorso da Microsoft e ora la scure dei tagli cade su chi ci stava lavorando.