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Su Battlefield 6 non ci sarà una delle cose preferite dei videogiocatori: il motivo

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Battlefield 6 non avrà una delle novità più apprezzate e amate dal pubblico dei videogiocatori e il motivo è appena stato speigato.

I due weekend di open beta di Battlefield 6 hanno parlato e convinto più di mille spot pubblicitari e trailer pubblicati nei momenti giusti, spesso ad esempio durante i piccoli break che YouTube impone mentre stai guardando un video. Tra un app per il cibo d’asporto e un sito che consiglia i prezzi delle auto, ecco che sarebbe potuto facilmente spuntare anche il gioco di EA.

Su Battlefield 6 non ci sarà una delle cose preferite dei videogiocatori: il motivo – Videogiochi.com

Ma la vera pubblicità a questo enorme titolo la stanno facendo proprio i videogiocatori, come succedeva una volta, quando tra amici e colleghi ci si consigliava un videogioco che ci stava facendo impazzire per poterlo giocare tutti insieme e fare gruppo online.

E’ quello che sta succedendo con Battlefield 6. Un prodotto che comunque non è apparso perfetto durante i vari giorni di prova, ma sicuramente molto interessante e dal potenziale enorme, con un ritorno a quello che maggiormente ha convinto gli appassionati di videogiochi e i veterani della serie negli anni, tranne con gli ultimi due titoli che non hanno convinto affatto. Ma occhio ai sacrifici da fare per accontentare tutti.

Battlefield 6 e i sacrifici fatti durante lo sviluppo

In tanti sono rimasti molto soddisfatti anche e soprattutto per quanto riguarda le prestazioni del titolo, che anche su PS5 e Xbox Series X mantiene i 60 fps granitici. Ma non senza fare dei tagli importanti.

Battlefield 6 e i sacrifici fatti durante lo sviluppo – Videogiochi.com

In un’intervista con ComicBook, il direttore tecnico di Ripple Effect Christian Buhl ha approfondito una decisione presa in fase di sviluppo, e in particolare l’assenza di una delle tecnologie più chiacchierate, apprezzate e ricercate del mondo per quanto concerne il gaming.

No, non avremo il ray tracing al momento del lancio del gioco e non abbiamo alcuna intenzione di implementarlo nel prossimo futuro su Battlefield 6”, ha detto Buhl. Per ray tracing si intende quella tecnologia di calcolo in tempo reale della rifrazione della luce su varie superfici in base ad angolazione e materiali, che crea situazioni estremamente realistiche e dall’impatto visivo eccezionale.

Con un costo però molto importante in termini di potenza necessaria per l’hardware che poi questo percorso della luce in tempo reale dovrà calcolarlo, sia in termini di CPU che di GPU. A proposito di FPS c’è un videogioco Playstation davvero nei guai.

Questo perché volevamo concentrarci sulle prestazioni. Volevamo assicurarci che tutti i nostri sforzi fossero concentrati sull’ottimizzazione del gioco per le impostazioni predefinite e gli utenti standard”, ha riferito Buhl. “Quindi, abbiamo deciso relativamente presto che non avremmo utilizzato il ray tracing”.

N A

Amante della scrittura e appassionato del mondo tech, teme il giorno in cui non riuscirà più sacrificare il sonno per videogiocare, leggere e guardare i video più strambi del web.