La Terra di Mezzo: l’Ombra di Mordor – Il Signore della Caccia

La Terra di Mezzo: l’Ombra di Mordor è stato uno dei titoli che ho apprezzato maggiormente di tutto il 2014, e dopo una serie di piccoli DLC che comprendevano rune, costumi e sfide aggiuntive, ecco finalmente arrivare la prima vera espansione del gioco. Il Signore della Caccia ci mette nuovamente nei panni del Ranger Talion e approfondisce la storia del Nano Torvin, uno dei comprimari che più mi aveva affascinato ma che, purtroppo, nel gioco originale ha avuto un ruolo del tutto marginale. L’idea di conoscere meglio il personaggio mi ha quindi reso estremamente felice, peccato solo che proprio quando ormai mi ero riabituato al gameplay solido e definito che mi aveva conquistato e la voglia di giocare ancora era ai massimi livelli… il DLC finisce. In circa 2 ore ho completato tutto ciò che l’espansione aveva da offrire, una durata inadeguata, anche considerando il prezzo di circa 9,99 Euro. Fossero state poi due ore di contenuti completamente inediti potevo anche spassarci sopra, ma anche su questo aspetto Il Signore della Caccia non ha saputo convincermi.
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Peccato solo che proprio quando ormai mi ero riabituato al gameplay solido e definito che mi aveva conquistato e la voglia di giocare ancora era ai massimi livelli… il DLC finisce.

Non fraintendetemi, il DLC finché dura è bello, perché sostanzialmente è identico al gioco originale. Il fulcro di questa avventura dovevano essere le nuove tipologie di bestie, ma a conti fatti si tratta più di rivisitazione delle skin di quanto già visto con l’aggiunta di qualche abilità più o meno utile. La storia infatti ruota intorno alla missione di Talion e Torvin, che hanno il compito di eliminare la minaccia di cinque nuovi capi Uruk in grado di cavalcare delle feroci bestie, tra cui i “nuovi” Caragath e Graug Cornuti. Entrambi però assomigliano decisamente troppo alle loro controparti originali, ovvero i Caragor e i Graug. Ciò che li differenzia in parte sono le abilità: i Caragath sono in grado di camminare furtivamente e uccidere i nemici senza far rumore, mentre i Graug possono letteralmente vomitare acido e veleno sui malcapitati. Infine è possibile anche prendere il controllo di orde di Ghoul e Matriarche da scatenare in battaglia come alleati, lasciando a loro il “lavoro sporco”. Queste varianti si rivelano interessanti nei primi minuti, ma andando avanti ci si accorge di come in realtà la differenza con quanto visto nel gioco base non sia così marcata. Le nuove meccaniche comunque si integrano bene con il gameplay e riescono a regalare diverse soddisfazioni, ma come già accennato gran parte del merito va alla solidità del sistema di combattimento e di parkour alla base del gioco.
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Interessanti i nuovi boss e l’introduzione di nemici anch’essi capaci di cavalcare delle bestie, unica vera nota di cambiamento che offre nuove strategie di gameplay.

Curioso inoltre come Il Signore della Caccia non sia stato invece inserito all’interno della Campagna, ma per accedervi bisogna selezionare la relativa voce nel menu principale; questo significa che ogni progresso, nuova runa o collezionabile è confinato unicamente all’interno del DLC, senza aver nessuna ripercussione sulla storia originale. Una scelta piuttosto discutibile, specialmente considerato che l’area di gioco su cui si svolge l’espansione altro non è che una sezione più piccola della mappa che già conosciamo, e non qualcosa di inedito.

È possibile anche prendere il controllo di orde di Ghoul e Matriarche da scatenare in battaglia come alleati, lasciando a loro il “lavoro sporco”.

Ci ritroviamo così in scenari molto familiari, con tutte le Torri di osservazioni già sbloccate e soprattutto un Talion al livello massimo con già tutti i potenziamenti sbloccati ma nessuna runa a disposizione. Non dovremo quindi preoccuparci né di salire di livello né di esplorare la zona per sbloccare le Torri, e a eccezione dei 10 nuovi collezionabili, non avrete ulteriori stimoli a vagare per le terre di Nurn, se non compiere qualche massacro di orchi o andare a caccia di Capitani sfruttando l’ormai collaudato Nemesis System.
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Interessanti invece i nuovi boss e l’introduzione di nemici anch’essi capaci di cavalcare delle bestie, unica vera nota di cambiamento che offre nuove strategie di gameplay.
La storia comunque lascia aperto più di uno spiraglio e accenna a eventi che, con molta probabilità, verranno approfonditi con le future espansioni… o almeno si spera.
In definitiva, Il Signore della Caccia si è rivelato un DLC controverso. La qualità del gioco è fuori discussione e le (poche) novità si uniscono tutto sommato bene al gameplay già collaudato, ma la brevità della trama e la mancanza in innovazioni vere ne fanno un semplice more of the same che potrebbe non invogliare chi ormai è sazio delle avventure di Talion. Se invece tutto ciò che volete è avere una scausa per tornare a massacrare orchi e farlo con stile a cavallo di feroci bestie allora potreste prendere in considerazione l’idea di investire questi 9,99 Euro.

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