Il detentore del secondo record mondiale di Tetris, Rutherford Chang, ci spiega come questo gioco possa essere visto come metafora del capitalismo.
“Siamo tenuti a ripetere e ripetere una specifica azione all’infinito, battendosi per diventare i numeri uno nel nostro campo. Questo è quello che vuole da noi il capitalismo, come vorrebbe che lavorassimo, cercando di prevalere sugli altri. È un processo infinito, e coinvolge tutti.
Potremmo giocare quella che per noi è una grande partita, ma il punteggio totalizzato sarà di poco conto. Oppure potremmo perdere tutto a causa di un piccolissimo errore.
Ogni 10 linee completate, avanzerai di livello e i pezzi cadranno più velocemente. A volte cadranno così veloci che non riuscirai a controllarli e morirai. Non potrai mai vincere questo gioco. Si tratta di raggiungere il più possibile la perfezione prima il tempo, limitato, porti alla tua inevitabile morte.”
Questo è il pensiero di Chang, che vuole così paragonare il Tetris al capitalismo e, probabilmente alla società dei consumi in di per sé, una società dove non siamo altro che automi, guidati dalla solo volontà di sopravvivere il più a lungo possibile entro dei binari per precisi.
Fonte: nintendolife.com
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