The Witcher 3 ci ha dato uno dei migliori giochi horror degli ultimi anni

Che c’entra The Witcher 3 con il destino di un altro videogioco che, come tematica, di certo non è simile alle vicende dello Strigo?

Se guardiamo alla storia di CD Projekt Red e allo sviluppo della saga di The Witcher è chiaro che il terzo gioco della serie è il migliore in assoluto. Ma The Witcher 3 è stato anche un titolo che ha ispirato tantissimi altri developer. In particolare ovviamente quelli che si occupano di titoli GDR o quelli che hanno a che fare con mostri e ambientazioni medievaleggianti.

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The Witcher 3 ci ha dato uno dei migliori giochi horror degli ultimi anni – videogiochi.com

Eppure è saltata fuori una storia che lega invece The Witcher 3 a un altro gioco. Un gioco che non ha nulla a che vedere con le avventure di Geralt di Rivia e con il Continente, né con tutti i problemi sociali che vengono raccontati nelle sue avventure. Ma, proprio l’uscita di The Witcher 3 ci ha permesso di avere poi un altro videogioco. Un gioco horror che è uno dei prodotti migliori in assoluto che sia mai stato sviluppato.

Come The Witcher 3 ha dato al mondo anche questo famosissimo videogioco horror

Se avete mai seguito quello che succede quando un team di sviluppo inizia a lavorare a un nuovo gioco sapete che, esattamente come succede con qualunque altro prodotto della creatività umana, occorre che ci sia l’ispirazione giusta nel momento giusto. Finché non si riesce a far incontrare le stelle, il problema non si risolve. E se il problema non si risolve, il gioco non si produce.

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Come The Witcher 3 ha dato al mondo anche questo famosissimo videogioco horror – videogiochi.com

In un’intervista ai colleghi di Eurogamer, Daniel Knight, sviluppatore di Phasmophobia, racconta proprio del periodo in cui si è trovato a cercare di costruire il proprio titolo. Un titolo che ora ha milioni di fan in tutto il mondo e che ha venduto oltre 25 milioni di copie. Ma Phasmophobia è un gioco che ha rischiato di non esistere.

Come raccontato da Knight, infatti, nelle fasi iniziali dello sviluppo del gioco si è trovato a non riuscire a costruire quella che per lui doveva essere un’esperienza realmente unica. Poi, dopo aver quasi alzato bandiera bianca con Phasmophobia, ecco che arriva The Witcher 3.

Knight, come tutti noi, cominciò a giocarlo e la missione iniziale, Il Diavolo nel Pozzo, bastò a dargli quello spunto che poi si sarebbe trasformato in uno degli elementi principali di Phasmophobia. A proposito di The Witcher, sai come nasce Ciri?

Perché Geralt per riuscire a capire come eliminare la creatura che si trova di fronte deve prima di tutto studiarla, perché non tutte le bestie sovrannaturali nascono uguali. E allora perché non fare la stessa cosa con i fantasmi?

La risposta a questa domanda è diventata una delle meccaniche di Phasmophobia: quella della ricerca e della raccolta degli indizi per capire che tipo di fantasma sta infestando il livello in cui ci si trova. Ovviamente ci sono voluti anni perché Knight riuscisse a produrre Phasmophobia ma niente sarebbe successo se il developer non avesse deciso di fare una pausa da tutto e giocare con uno dei nuovi titoli di cui tanto si parlava all’epoca.

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