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Total War: Rome II

Ci sono giochi che incutono rispetto. La serie Total War è uno di quelli, per la sua natura monumentale e per l’accuratezza da sempre proposta nella sua ricostruzione storica. Total War: Rome II non fa eccezione e restituisce al giocatore lo spirito indomito e la gloria dell’antica Roma, attraverso un arco di tempo che va dall’epoca repubblicana all’età imperiale.

Il gioco è distinto in due fasi differenti, una di ricognizione e gestione dei nostri possedimenti, e un’altra di combattimento vero e proprio. Grazie alla visuale a volo d’uccello, potremo osservare il suolo italico in tutta la sua magnificenza, e avere un’idea delle proporzioni veramente enormi del territorio, ripartito a sua volta in piccoli accampamenti e città. La mappa è suddivisa in regioni, costituite a loro volta dalle province. Scopo del giocatore è controllarne il maggior numero possibile, in modo da aumentare il proprio potere, divulgare gli editti e in definitiva espandere la propria influenza.

Le mappe disponibili all’interno del gioco dispongono tutte di una grande varietà di situazioni, e sono strutturate in modo da riproporre l’intero svolgimento di una battaglia.

Creative Assembly mostra in Total War: Rome II una precisa volontà di enfatizzare al massimo il lato più spettacolare della guerra, anche a scapito delle meccaniche diplomatiche.
È da intendersi in questa direzione anche la scelta di equilibrare il gioco in maniera diversa rispetto al passato, riducendo al minimo quelle che sono tradizionalmente le fasi più lente della serie. Ora, per esempio, tutti gli edifici tenderanno a essere stanziati in un unico agglomerato, e sarà possibile gestire in remoto i potenziamenti attraverso tutte le città in nostro possesso, senza doversi recare per forza di volta in volta in un luogo diverso.

Glitch grafici affliggeranno le battaglie nei momenti meno opportuni, vanificando l’encomiabile lavoro dei modellatori 3D.

Più che mai, quindi, il mezzo principale per portare avanti la nostra agenda politica sarà la guerra stessa.
Total War è del resto sempre stato sinonimo di grandi battaglie campali e, grazie al rinnovato motore grafico impiegato da Creative Assembly, ciò è più che mai vero. Le mappe disponibili all’interno del gioco dispongono tutte di una grande varietà di situazioni, e sono strutturate in modo da riproporre l’intero svolgimento di una battaglia, con la possibilità per il giocatore di seguirne tutto il corso, dall’avvicinamento fino all’assedio e alla messa in fuga dei nemici. Grazie al livello di dettaglio proposto, e riversato tanto nelle ambientazioni quanto nelle unità che le solcheranno, le mappe di Total War: Rome II ora sembrano molto più vive e cinematografiche. I soldati delle diverse milizie sono stati modellati e differenziati, anche a seconda dei gradi.

I soldati delle diverse milizie sono stati modellati e differenziati, anche a seconda dei gradi.

Al contrario dei precedenti episodi non si avrà più la sensazione di guidare una massa uniforme e indistinguibile, ma avremo la possibilità di vivere il terreno di scontro esattamente come se camminassimo in mezzo ai nostri uomini.
Purtroppo questa precisazione vale per l’intero progetto, l’impalcatura del gioco è talmente sofisticata che in più di un momento rischia di crollare sotto il suo stesso peso. Tradotto in soldoni, glitch grafici affliggeranno le battaglie nei momenti meno opportuni, vanificando l’encomiabile lavoro dei modellatori 3D. Ma, d’altronde, è qualcosa alla quale gli appassionati della serie sono purtroppo più che abituati. Ogni episodio di Total War carbura lentamente, come un diesel, e sono necessarie più e più patch, nonché un buon numero di mesi, prima che il gioco possa splendere in tutta la sua gloria (fortunatamente, i problemi più fastidiosi come la lentezza di navigazione della mappa sono stati risolti nei primi update).

Quello che invece difficilmente cambierà è il principale difetto del gioco, la cui grandezza sembra ritorcersi più volte sull’integrità generale dell’esperienza. La mappa è così vasta che buona parte delle fazioni che la abitano sono del tutto inutili, e la scala così sconfinata rende la gestione di risorse e politica un compito arduo e lungo, di cui vedremo i frutti solo dopo svariate ore. Per gli amanti di strategia e tattica, tuttavia, Total War: Rome II è quanto di meglio si possa desiderare. Il fascino di guidare una legione alla conquista di una città vale da solo a ripagare tutti i difetti finora emersi, e ad aspettare pazientemente che Creative Assembly ottimizzi il gioco fino a renderlo impeccabile.

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