TowerFall: Ascension – la recensione

Ultimamente, abbiamo avuto una vera e propria invasione di giochi di combattimento a schermata fissa, solitamente in pixel art. TowerFall Ascension si colloca nello stesso filone, ma introduce una novità in grado di cambiare completamente le carte in tavola. Se infatti, solitamente, questi giochi fondano tutto sull’effetto confusionario, l’arma principale di TowerFall costringe a rivedere il proprio approccio. Eh sì, perché i piccoli guerrieri di questo titolo saranno equipaggiati con un arco, motivo per cui sarete chiamati a diventare dei provetti cecchini, oltre che dosare sapientemente le frecce a vostra disposizione.
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La varietà di tattiche a disposizione è uno dei principali punti di forza di TowerFall.

L’aspetto grafico del gioco, rigorosamente bidimensionale, è un amorevole omaggio all’era del gaming a 16 bit, ma anche una scelta di design che impone il massimo rigore nello sparare i vostri colpi. Anche un solo pixel di distanza, alle volte, può fare la differenza tra la vita e la morte. Il passo del gioco è, come da tradizione del genere, estremamente frenetico, tutto basato sui riflessi del giocatore e sulla sua capacità di usare correttamente le mosse del proprio personaggio, sia a terra che in aria. Ognuno dei quattro personaggi all’interno dell’arena sarà infatti in grado di camminare sui muri, aggrapparsi alle sporgenze ed effettuare una schivata a mezz’aria, in otto direzioni diverse.

i livelli sono costruiti in maniera simile al labirinto di Pac-Man

Schivare nella direzione giusta si rivelerà un’opzione dalla grandiosa importanza strategica, dal momento che vi permetterà non solo di evitare all’ultimo secondo di essere colpiti, ma anche di afferrare le frecce del vostro avversario schivandole con il giusto tempismo. Vi capiterà più di una volta di rischiare di essere spacciati e, al contrario, salvarvi in corner e ribaltare le sorti della partita con una schivata ben piazzata. Questo induce anche i giocatori a riflettere attentamente su ogni singola freccia che viene scoccata, dal momento che, sparando in maniera indiscriminata, potreste fornire al vostro avversario privo di munizioni il dardo che decreterà la vostra morte; oltretutto, le frecce non scompariranno una volta scoccate, ma rimarranno a occupare il mondo di gioco, incastrate nei cadaveri dei personaggi colpiti, permettendovi quindi di recuperarle e usarle.
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L’aspetto grafico del gioco, rigorosamente bidimensionale, è un amorevole omaggio all’era del gaming a 16 bit, ma anche una scelta di design che impone il massimo rigore nello sparare i vostri colpi.

La varietà di tattiche a disposizione è uno dei principali punti di forza di TowerFall; potrete per esempio far passare le vostre frecce attraverso una candela per renderle infuocate e ancora più letali. La ricerca affannosa delle frecce detterà il passo delle partite, spingendo tutti i giocatori a muoversi continuamente per tutto lo scenario. Gli scenari sono costruiti inoltre in modo tale da impedire di appostarsi in un anfratto e colpire i vostri nemici a distanza.

Con 120 mappe a disposizione, TowerFall Ascension è un’esperienza semplicemente perfetta per una serata tra amici.

Il gioco riesce a creare una piacevolissima sensazione di essere sempre sul filo del rasoio: nessuno è al sicuro in TowerFall, in nessun momento. Neanche schivare le frecce assicura infatti la salvezza. In quell’esatto momento, un avversario potrà saltarvi sulla testa e uccidervi. In questo modo, anche gli avversari che hanno esaurito le frecce diventano pericolosi, spingendovi a raggiungere le zone elevate, da dove sarà più difficile che qualcuno vi salti addosso per uccidervi.
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Tutto il design del gioco cospira per non farvi avere nemmeno un attimo di tregua. Per lo stesso motivo, i livelli sono costruiti in maniera simile al labirinto di Pac-Man; lanciandovi nel fossato in fondo allo stage riapparirete immediatamente dall’apertura superiore. In certe situazioni, padroneggiare questo equilibrio può salvarvi la vita, e farvi passare dall’essere preda al diventare predatore.

Il gioco riesce a creare una piacevolissima sensazione di essere sempre sul filo del rasoio: nessuno è al sicuro in TowerFall, in nessun momento.

Il rischio del sovraccarico sensoriale sarà sempre tangibilmente dietro l’angolo. Chi controlla il campo di battaglia, controlla la guerra. In altre parole, il gioco vi spinge ad avere sempre una soglia dell’attenzione altissima, e a controllare tutta l’arena, tanto nelle immediate vicinanze che ai lati dello schermo, da dove in ogni secondo potrebbe arrivare una nuova minaccia. L’intera esperienza è comunque votata esclusivamente al multiplayer. Le modalità in singolo e in co-op infatti sono decisamente insoddisfacenti e, considerata la scarsa intelligenza artificiale dei nemici, sarà più che altro una questione di abilità nel fronteggiarne il grande numero. Una scelta davvero inspiegabile è anche la mancanza di una modalità multiplayer online, che d’altro canto spinge tutto il focus sul gioco in locale. Con 120 mappe a disposizione, TowerFall Ascension è un’esperienza semplicemente perfetta per una serata tra amici, e vi riporterà a quei tempi in cui l’online era solo una chimera e un vecchio tubo catodico era tutto quello che serviva per divertirsi.

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