Chris Pranger, un dipendente di Treehouse, una sussidiaria di Nintendo che si occupa di localizzare videogiochi, è stato appena licenziato. Potrebbe sembrare una notizia come tante, ma è il motivo che fa discutere. Chris qualche settimana fa era apparso sul podcast Part-Time Gamers e, a quanto pare, le sue affermazioni non sono piaciute all’azienda giapponese che non ha perso tempo e, senza troppi complimenti, lo ha lasciato a casa. Non ha rivelato segreti aziendali, né parlato male dell’azienda però: si è limitato a specificare il motivo per cui molti titoli non vengono tradotti, cioè il fatto che non vendono abbastanza fuori dal Giappone per giustificare l’oneroso investimento della localizzazione. Parole che non sono piaciute a Nintento, che ha preferito fare a meno di lui.
Chris, in ogni caso, non piange contro l’azienda: in un tweet ammette l’errore, pur avendolo fatto in buona fede. Del resto, conosce bene le policy di Nintendo e sa bene di averle violate.
“Come alcuni di voi avranno sentito, ieri sono stato licenziato. È stata tutta colpa mia. E no, non me lo aspettavo“.
Fonte: Polygon
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