Questo dettaglio lo sbagliamo tutti e quindi commettiamo tutti o abbiamo commesso almeno una volta questo errore con Clair Obscur Expedition 33. E no, non sono le parate…
Non si fa altro che parlare di questo nuovo titolo sviluppato da un manipolo di valorosi developer che sta riportando al centro della discussione i giochi di ruolo con elementi tattici, i Quick Time Event e le storie con colonna sonora epica.
Volendo riassumere un po’ quello che è Clair Obscur: Expedition 33 questa potrebbe essere un’ottima partenza. Il successo del titolo è talmente tanto sconvolgente che si parla per esempio già di un film che ne dovrebbe raccontare a un pubblico più vasto la storia, e in questo film qualcuno sa già quale potrebbe essere l’attore ideale per interpretare il personaggio principale a dispetto di chi in realtà gli dà forma e voce proprio all’interno del videogioco.
Ma per quanto pare che conosciamo tutti benissimo Clair Obscur: Expedition 33 e Sandfall Interactive, in realtà commettiamo tutti, o lo abbiamo commesso, un errore: un errore di valutazione che però non toglie nulla al prodotto finito.
Per Clair Obscur: Expedition 33 c’è un errore di calcolo
All’universo umano piace quando il cosiddetto underdog, quello cui nessuno darebbe una lira e che a quanto pare è destinato a prendere solo schiaffi dal mondo, si prende la sua rivincita davanti a tutti dimostrando di essere di qualità superiore a chiunque ci sia intorno.
Sandfall Interactive con il suo Clair Obscur: Expedition 33 sembra voler scrivere un altro capitolo di questa storia. Perché è iniziata a circolare online una cifra che riguarderebbe il numero dei membri che fanno parte del team di sviluppo: 30 persone, 30 persone di estremo talento, avrebbero costruito quello che si avvia a diventare probabilmente il gioco dell’anno.
Ma è effettivamente possibile che solo 30 persone abbiano potuto mettere su il circo in cui tutti entriamo volentieri e che ci strapazza emotivamente a ogni curva? In realtà no.
Anche se ci piace credere che i piccoli team di sviluppo possano fare grandi cose, molto spesso questi piccoli team di sviluppo si appoggiano poi a una qualità che viene dall’esterno.
E per capire esattamente quanti hanno contribuito a diverso titolo alla qualità finale che troviamo all’interno di Clair Obscur: Expedition 33 basta riuscire ad arrivare in fondo al videogioco (tenete a portata di mano un pacchetto di fazzoletti perché vi serviranno, perché avrete un’allergia che non avete mai avuto prima) per rendersi conto che in realtà c’è molta più gente dei trenta eroi che si pensava all’inizio.
Il motivo per cui i titoli di coda di Clair Obscur: Expedition 33 sono così ricchi è perché il team di sviluppo ha voluto che tutti quelli che hanno partecipato avessero un piccolo spazio di riconoscimento. Ma anche così, come accennavamo all’inizio, niente può scalfire la qualità finale del prodotto.
La dimostrazione che se c’è una visione e se il team di sviluppo è composto da persone cui viene permesso di esprimersi al di là e al di fuori anche di quello che è la semplice legge del mercato riusciamo ad avere giochi che poi ci piacciono veramente.