Ubisoft ha molti progetti ambiziosi su cui sta lavorando, e tra un remake e l’altro, è saltato fuori un titolo che potrebbe diventare il nuovo Warzone.
econdo alcune indiscrezioni, sembra che Ubisoft abbia intenzione di lavorare a una serie di nuovi progetti e di realizzare anche alcuni dei sequel più attesi delle IP che conosciamo meglio. Secondo queste indiscrezioni, uno dei progetti, un gioco del tutto nuovo, sarebbe qualcosa di enorme e sontuoso, pronto a rivaleggiare, date le scelte che sono state fatte, con i grandi multiplayer FPS come Warzone.

L’ambizione del colosso francese è poi quella di portare una novità proprio nel panorama di questo genere. Chissà se sarà uno dei modi con cui Ubisoft si riscatterà dalle diverse figuracce e dai problemi riscontrati nell’ultimo periodo.
Tutto quello che sappiamo sul nuovo Warzone di Ubisoft
A parlare delle novità è stato Tom Henderson di Insider Gaming. Henderson ha prodotto una lunga lista di giochi che sarebbero in lavorazione. Tra questi un nuovo Far Cry, un remake di Splinter Cell, il prossimo Assassin’s Creed, un remake di Prince of Persia, ma soprattutto un nuovo extraction shooter denominato Project Crest ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un gioco di cui per ora quindi non sappiamo molto, tranne che secondo Henderson lo sviluppo è abbastanza avanti e quindi il gioco dovrebbe uscire tra al massimo un paio d’anni.
La line-up di titoli su cui Ubisoft sta lavorando sembra essere realmente enorme e il fatto che, per fortuna, non ci siano solo remake e sequel è un’ottima notizia. Le ultime news non ci stavano piacendo.
Per i fan degli sparatutto in prima persona sarà interessante vedere come il colosso francese gestirà l’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale. Per ora si è trattato di qualcosa che è stato utilizzato in vari giochi. Tra questi chiaramente la serie di Wolfenstein oltre che alcuni Call of Duty e Hell Let Loose.
Una delle domande cui il gioco Project Crest dovrà rispondere è se Ubisoft ha intenzione di prendere una direzione più realistica o se l’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale servirà per qualcosa di meno autentico e più votato alla spettacolarizzazione.
Di Project Crest al momento non sappiamo nulla di più. Ma, di nuovo, fa piacere vedere che dopo un momento passato un po’ in sordina, Ubisoft si sta effettivamente preparando con diversi giochi che non sono nella totalità dei casi basati su titoli già consolidati.
Il gioco, che chiaramente sarà multiplayer, dovrà anche essere solido dal punto di vista della monetizzazione. Il pericolo è chiaramente infatti quello che per inseguire la nuova tendenza dei multiplayer Ubisoft costruisca un sistema di monetizzazione che poi non funziona sul lungo periodo.
Abbiamo visto fin troppi progetti all’apparenza faraonici ed estremamente solidi che invece poi si sono rivelati poco lungimiranti non tanto nel gameplay quanto nel modo in cui si sono presentati ai giocatori.





