Non lo vedremo neanche nella nuova finestra alla fine del 2026. Questo gioco sfortunato slitta al 2027. E non è solo questa la brutta notizia.
Dobbiamo ricordare a zero il calendario delle brutte notizie che riguardano l’industria dei videogiochi. Uno dei titoli più attesi e che in realtà aspettiamo da davvero tanto tempo deve spostare la sua probabile finestra di lancio dal 2026 al 2027.

E questo è solo uno dei brutti annunci che riguardano il progetto, un progetto che però, il publisher giura e spergiura, uscirà. A questo punto viene da chiedersi in che forma e in che misura sarà rispondente alle aspettative del pubblico che lo aspetta con ansia.
Un altro gioco rimandato, se ne parla al 2027 (forse eh)
Non c’è pace per alcuni team di sviluppo. Soprattutto per alcuni team di sviluppo, tra questi quello che si sta occupando di BioShock 4. Per quelli che avevano per esempio salutato positivamente il fatto che Cloud Chamber avesse un nuovo creative director poteva essere quel segnale che tanti si aspettavano.

L’idea però che Rod Fergusson sia arrivato dopo che, a seguito di una revisione interna del progetto, tanti di quelli che erano nelle posizioni di comando sono stati eliminati ci dice che qualche problema c’è. E adesso, nonostante le dichiarazioni dei rappresentanti di 2K che assicurano che il gioco è già buono ma che l’intenzione è quella di produrre un gioco grandioso e che quindi il titolo uscirà, c’è da registrare adesso che, se uscirà, BioShock 4 non incontrerà il suo pubblico prima del 2027.
La notizia più recente tra l’altro è che, oltre a spegnere in pratica 11 candeline di sviluppo, altri membri del team di Cloud Chamber sono stati eliminati, con un totale di circa 80 persone.
Calcolando che il totale degli sviluppatori che lavorano dentro Cloud Chamber è 250, stiamo parlando in pratica di quasi un terzo della forza lavoro che è stata eliminata. Come farà questo eventuale taglio al numero dei dipendenti a creare il gioco bellissimo che il publisher ha promesso non riusciamo a immaginarlo in questo momento.
Purtroppo sembra proprio che come altri giochi, anche il quarto capitolo della saga di BioShock sia colpito da una specie di maledizione, una maledizione che impedisce ai suoi developer di arrivare a produrre qualcosa di bello in tempi che non siano biblici.
Il fatto che almeno si continui a parlarne e che per provare a smuovere le acque il publisher abbia trovato qualcun altro per dirigere il progetto anziché chiudere tutto suggerisce come almeno il team e il publisher vogliano ancora provarci. A differenza di altri che hanno mollato.
Tra l’altro, vale la pena ricordare che Rod Fergusson già una volta salvò questa serie ai tempi di BioShock Infinite. Chissà che non venga utilizzato come una sorta di amuleto.





