Il nuovo Elon Musk è lui: potente, ricco e con un piano segreto

Esiste sul pianeta qualcuno che possa essere paragonato a Elon Musk? Stranamente la risposta è assolutamente sì. Lui è il “nuovo” Elon con un suo piano specifico e tanti soldi per metterlo in pratica.

Quando si pensa alla tecnologia e alle persone che hanno nelle mani la potenzialità di cambiare il mondo, il primo nome cui si fa riferimento è quello di Elon Musk. Del resto, il visionario miliardario sudafricano si è fatto notare e continua a farsi notare per il suo desiderio di portarci tutti nello spazio.

elon musk e sagoma con punto interrogativo
Il nuovo Elon Musk è lui: potente, ricco e con un piano segreto – videogiochi.com

Ma ora potrebbe esserci un altro personaggio che può prendere il suo posto, sia nella tecnologia sia nel modo in cui la tecnologia si mescola alla politica internazionale.

Se questo è il nuovo Elon Musk: dallo spazio reale al virtuale?

Molto di recente abbiamo visto come il proprietario di Tesla e del social che una volta chiamavamo Twitter si sia unito e si sia speso per l’amministrazione guidata da Donald Trump. E abbiamo visto anche come poi questa specie di storia d’amore si sia conclusa un po’ in tragedia. C’è quindi spazio per qualcun altro? La risposta è sì, e stavolta non è un personaggio che ha direttamente a che fare con gli Stati Uniti: si tratta di Jensen Huang, il CEO di Nvidia.

il ceo di nvidia
Se questo è il nuovo Elon Musk: dallo spazio reale al virtuale? (foto Nvidia) – videogiochi.com

Ma cosa potrebbe nei fatti trasformare Jensen Huang nel prossimo Elon Musk? (senza videogiochi forse) Quello che il CEO della società informatica che ora è la più importante del mondo e che sta spingendo più di tutti sul pedale della rivoluzione dell’intelligenza artificiale sembra intenzionato a fare è posizionarsi come punto di contatto tra la Cina e gli Stati Uniti, un punto di contatto che passerà necessariamente proprio per la tecnologia che Nvidia sta costruendo per l’intelligenza artificiale.

Chi lavora dietro le quinte già si era accorto di quanto Huang abbia occupato lo spazio che una volta era quello di Apple e di Tim Cook. La nuova amministrazione Trump, infatti, sembra essere rimasta affascinata dal carismatico presidente di Nvidia che sembra a sua volta possedere tutte quelle caratteristiche di leadership lungimirante che potrebbero trasformarlo effettivamente in un nuovo Elon Musk senza l’ingombro del personaggio così particolare.

Per quello che riguarda la posizione di Tim Cook, invece, il problema è stato principalmente legato alla produzione degli iPhone che, queste le lamentele dei rappresentanti dell’amministrazione più vicini a Trump, non sono diventati americani abbastanza in fretta. Il colosso della telefonia era infatti stato trattato come qualunque altra società con lo spauracchio dei dazi che avrebbero colpito la produzione in Cina. Per sfuggire ai dazi, gli iPhone sono stati spostati in India.

È possibile che l’influenza che ora Huang ha o pare avere sull’amministrazione, e il fascino che esercita o pare esercitare su Trump in persona, diminuiscano. Se questo dovesse accadere, probabilmente sarà comunque dopo che Nvidia si sarà assicurata accordi vantaggiosi per la propria produzione di chip e per la diffusione dei propri prodotti.

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