Accusato di giocare in ufficio si difende: “Impossibile con questa GPU!”

I videogiocatori esistono in tutte le forme e dimensioni e ci sono anche quelli che hanno un lavoro e che quindi oltre a giocare devono andare in ufficio. Ma è lecito portarsi il proprio passatempo tra le scartoffie quotidiane?

Negli uffici pubblici e privati si vede quasi qualunque cosa. Un principio comune a tutti i luoghi di lavoro è però ovviamente quello che quando si è al lavoro si lavora e che non si può utilizzare ciò che viene fornito per lavorare per fare altro. Se quindi siete alla scrivania e vi annoiate non potete certo installare sul computer che vi fornisce l’azienda o l’ente per cui lavorate Call of Duty e farvi qualche partita con il compagno di stanza.

giocare in ufficio illegale
Ufficio (videogiochi.com)

Anche perché, oltre a non essere etico, probabilmente non potreste neanche riuscirci. Ed è proprio l’arretratezza dei macchinari e delle dotazioni degli uffici statali che hanno permesso a un dipendente pubblico accusato di giocare in ufficio di dimostrare di non aver fatto nulla. La storia è emersa da Twitter e dimostra come spesso le persone non siano ancora neanche in grado di distinguere quando qualcuno gioca e quando qualcuno semplicemente guarda.

Con questo PC in ufficio non si può giocare!

La strana storia è emersa quando un account Twitter, Daily Union Elections, ha chiesto ai propri follower di raccontare la diatriba sindacale più strana vinta sul posto di lavoro. Tra le molte storie strane ne è emersa una raccontata da un rappresentante sindacale di chi lavora nei servizi pubblici della Pennsylvania. Ma anche se si tratta di una storia americana potrebbe accadere ovunque ed è quindi giusto farci qualche risata ma anche tenere gli occhi aperti. A raccontarla Eric Strobl che, senza fare nomi, ha spiegato sul social che è un membro del suo sindacato era stato accusato di stare giocando con il computer dell’ufficio.

lavoratore salvato accusa giocare lavoro
Tweet (videogochi.com)

L’accusa era quella di aver installato software di terze parti non autorizzato su un computer fornito dal governo. In realtà il suo supervisore aveva visto un qualcosa sullo schermo del computer durante una pausa pranzo e aveva interpretato quello che aveva visto come una partita. Ma il rappresentante sindacale ha dimostrato senza ombra di dubbio che ciò che il lavoratore stava facendo era semplicemente guardare una recensione mentre pranzava anche perché, sulle macchine fornite dal governo, non sarebbe stato possibile in alcun modo installare il gioco che il supervisore aveva dichiarato di aver visto giocato.

Quella volta che la GPU mi ha salvato il posto

La storia raccontata da Strobl ha fatto emergere il lato più comico di tanti lavoratori che sono anche dei gamer e mentre moltissimi sono rimasti con la curiosità di sapere quale gioco nello specifico il capo ufficio pensasse fosse possibile far girare sul computer c’è chi applaude al lavoro del rappresentante sindacale. E c’è anche un altro utente che racconta di essere finito in una situazione simile per aver messo su uno dei due schermi del computer su cui stava lavorando un video YouTube mentre sull’altro schermo lavorava.

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