Activision citata in giudizio dalla famiglia del capo ribelle angolano Savimbi

Il publisher Activision è stato citato in giudizio dalla famiglia del capo ribelle angolano Jonas Savimbi, che avrebbe contestato la sua rappresentazione nel celebre titolo Call of Duty: Black Ops II. Tre dei figli di Savimbi, adesso in Francia, sostengono che loro padre – fondatore e leader dell’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola (Unita) – sia stato rappresentato come “un barbaro”. Per questo motivo, chiedono che la divisione francese di Activision Blizzard li risarcisca con 1 milione di euro.

Savimbi ha condotto una lunga guerriglia insurrezionale contro il governo angolano e il suo partito dominante, il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola (MPLA), ed è stato ucciso in battaglia nel 2002. A ogni modo, la figura di Savimbi è piuttosto controversa: sebbene da molti sia considerato un eroe, la guerra civile ha portato alla morte di 500.000 persone, con diversi milioni costretti a fuggire dalle loro case.

Nella prima missione della campagna di Black Ops II, il giocatore deve aiutare Savimbi in una battaglia contro le forze del MPLA. Il personaggio viene mostrato mentre conduce le sue truppe in guerra, gridando “combattiamo, miei fratelli!” e impugnando un lanciagranate. L’avvocato di famiglia, Carole Enfert, avrebbe tuttavia dichiarato che Savimbi è rappresentato come un “grande deficiente che vuole uccidere tutti”, mentre in realtà era un “leader politico e stratega”.

Etienne Kowalski, avvocato per Activision Blizzard, ha respinto la richiesta, affermando che nel titolo Savimbi rappresenta “un personaggio buono” ed è ritratto fedelmente, come “capo che ha combattuto il MPLA, rimasto nella storia dell’Angola”. Questa non è la prima volta che Activision viene minacciata legalmente per quanto riguarda la rappresentazione di persone reali in Call of Duty: Black Ops II. Nel 2014, il dittatore panamense imprigionato Manuel Noriega ha tentato di citare in giudizio la società circa il proprio aspetto nel gioco. A ogni modo la causa venne respinta da un giudice della Corte Superiore di Los Angeles.

FONTE: GameSpot

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