Come saranno i videogiochi di domani? Qualcuno ci sta pensando adesso e il risultato sono dettagli incredibili e realismo a secchi.
Provando a fare un giro, neanche troppo convinto magari, sulle piattaforme che offrono videogiochi, siamo al momento divisi equamente tra quei titoli che cercano in ogni modo di farci dimenticare che abbiamo superato la boa degli anni 2000 da un bel po’ mentre altri titoli, con tutta la potenza degli strumenti che sono ora messi a disposizione dei developer, cercano di farci dimenticare che siamo di fronte a dei videogiochi e non a veri resoconti della realtà.
Per questa seconda tipologia di videogiochi, il futuro potrebbe diventare ancora più straordinario e indistinguibile dalla realtà. La dimostrazione viene da un video che sta facendo impazzire tutti.
Questa la tecnologia dei videogiochi del futuro
Per motivi che in parte ci sfuggono, continua a tenere banco online una discussione particolare. La discussione ha al centro quella che tanti chiamano pigrizia dei team di sviluppo, che ci sono riversati in massa tra le braccia di Unreal Engine, ormai famosissimo motore di sviluppo costruito da Epic Games e disponibile per chiunque voglia lanciarsi nell’impresa di creare un videogioco.

Nel panorama dei motori non esiste solo Unreal Engine ma è chiaro che è quello cui tanti possono arrivare facilmente per dare vita alle proprie idee. E anche gli studi di sviluppo più famosi stanno molto spesso abbandonando motori proprietari per passare alla comodità di una piattaforma di cui non devono preoccuparsi più di tanto.
Avere un proprio motore significa infatti doversi mantenere all’avanguardia e sviluppare funzioni che invece altri trovano già pronte come i noodle istantanei. E proprio dentro Unreal Engine l’animatrice 3D Monika holler sta raggiungendo livelli di realismo nella deformazione degli oggetti che ci mettono in difficoltà.
La novità su cui Holler si è concentrata sono i cosiddetti Skeletal Mesh Deformers, arrivati con la versione 5.5 di Unreal Engine. L’animatrice ha sottoposto un modello MetaHuman a tutto quello che era possibile creare e ha poi distribuito il risultato sul suo canale YouTube.
Come spiega la stessa Holler si tratta di un modo nuovo per manipolare i modelli, senza dover aggiungere punti di controllo. Le potenzialità, guardando il video e leggendo le dichiarazioni dell’animatrice 3D, sono realmente spaventose.
Tra i commenti ci sono quelli che fanno notare, ed è anche la nostra sensazione, come il video nei suoi 20 secondi sia un po’ disturbante ma di come si tratti allo stesso tempo di un qualcosa di assolutamente straordinario.
L’animazione non è perfetta, per esempio si nota che anche i denti seguono l’animazione e quindi vengono deformati insieme ai muscoli delle guance ma si tratta di qualcosa che si può mitigare con un po’ più di lavoro, magari aggiungendo qualche contrain. Forse, oltre al video, la sensazione di straniamento deriva anche dalla voce generata dall’intelligenza artificiale che l’animatrice ha scelto. Una voce che ricorda vagamente GladOS di Portal.