Apple accusata di monopolio dall’Ue: nel mirino la musica in streaming su iOS

La UE accusa Apple di monopolio nello streaming musicale su iOS. La compagnia è multata per una sanzione fino a 27 miliardi di euro

Apple monopolio
Apple monopolio, l’UE accusa la compagnia (pixabay)

Secondo la Commissione esecutiva dell’UE le regole di Apple per i servizi di streaming musicale non sono corrette. Queste competono con il suo servizio Apple Music e costano più ai consumatori limitando le scelte. Per tale motivo si posiziona in opposizione a tale regolamentazione indicando il servizio di Apple come un monopolio.

A muovere l’accusa nei confronti dell’azienda sono i regolatori UE, che colpevolizzare Apple di violare le leggi antitrust. Si sostiene che il produttore di IPhone stia distorcendo la concorrenza per lo streaming musicale andando ad imporre regole inique per i servizi rivali nel suo App Store.

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L’UE contro Apple per il monopolio sulla musica in streaming

Apple monopolio
Apple monopolio, l’UE accusa la compagnia (pixabay)

L’UE ha dato il via alla sua indagine al seguito di segnalazioni arrivate da parte di Spotify. É stato realizzato che alla fine le commissioni arrivano al consumatore. Altra preoccupazione è inerente al fatto che Apple va ad impedire agli sviluppatori di comunicare agli utenti modi più economici per pagare gli abbonamenti che non implicano l’utilizzo di un’app. Tali accuse sono state respinte da Apple, affermando di essere orgogliosi del ruolo che hanno acquisito, aiutando Spotify ad ingrandirsi nel mondo dello streaming musicale.

È anche sottolineato che Spotify non paga ad Apple una commissione per il 99% dei suoi abbonati a pagamento. Nelle accuse è evidenziata la pressione che Apple affronta da parte dei regolatori dell’UE a Bruxelles. Sono state infatti aperte molte indagini nei confronti della società. Viene evidenziata anche la lunga rivalità che vede competere Apple con Spotify inerente ai pagamenti ed alla distribuzione delle app.

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L’UE in particolar modo evidenzia una preoccupazione, ovvero che Apple con la sua pratica vada a limitare gli sviluppatori di app. Difatti vendono contenuti digitali utilizzando obbligatoriamente il suo sistema di pagamento interno. Attraverso questo metodo si va ad addebitare una commissione del 30% su tutti gli abbonamenti. Apple ha 12 settimane per poter dare risposta alle accuse mosse dall’UE. Seguendo la legge sulla concorrenza dell’UE, le aziende potrebbero offrire un rimedio. Non resta che attendere.

 

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