C’è il rischio serio che questi prodotti finiscano con il costare molto di più di quanto già non costino ora. I rincari potrebbero diventare davvero esorbitanti.
Se hai qualche vizio, è bene che tu inizi a cercare un modo per smettere, perché è molto probabile che tutto quello che ti piace finirà col costare moltissimo di più rispetto a quanto già non costi adesso. Gli aumenti sono infatti in arrivo e rischiano di colpire tante aziende ma soprattutto tantissimi portafogli.

Quello che si può fare ora è quindi cercare di capire quando le nuove misure dovrebbero entrare in vigore. Per ora si tratta di una bozza, ma la prospettiva di certo non è rosea.
Tutto quello che rischia di aumentare: lo ha deciso l’Europa
Nel passato recente abbiamo già visto aumenti per quello che riguarda le sigarette, per esempio. Ed è proprio con le sigarette che sembra volersela prendere l’Unione Europea. Nella bozza del bilancio UE 2028-2035 ci sono infatti diverse misure per aumentare le risorse.

Tra queste misure, proprio aumenti stratosferici alle accise minime su sigarette, tabacco e sigari. Tradotto in cifre, un pacchetto potrebbe arrivare a costare minimo 10 o 12 euro, raddoppiando il prezzo attuale che è già, come accennavamo prima, aumentato rispetto al passato. E attento a non dimenticare le scadenze.
Oltre a quanto riguarda sigari e sigarette, all’interno del nuovo bilancio c’è una proposta che riguarda l’introduzione di un’altra accisa, stavolta specificatamente pensata per i rifiuti elettronici. Questa accisa ha lo scopo di incentivare a riciclare i prodotti elettronici in maniera corretta.
Come dovrebbe essere però inserita non è molto chiaro e soprattutto non è ancora chiaro come dovrebbe essere introdotta e da chi dovrebbe essere corrisposta.
Ma è proprio l’aumento potenziale dei prezzi delle sigarette e degli altri prodotti del tabacco che è destinato a tenere banco fino a quando non verrà chiarito come sarà effettivamente il nuovo bilancio. E dopo occorrerà vedere come queste accise verranno poi introdotte all’interno dei vari Paesi.
Nello stesso bilancio, altro elemento che sicuramente non mancherà di generare attrito, è l’introduzione dell’energia da fissione nucleare. L’energia nucleare sembra infatti stare diventando sempre meno un tabù al punto tale che nei documenti ufficiali del nuovo regolamento Europeo, che dovrebbe diventare anche più facilmente fruibile da parte dei cittadini, ci sono voci che riguardano proprio l’energia nucleare da fissione.
Quello che rimane da vedere è comunque se si raggiungerà l’unanimità in sede di discussione. Tutte le modifiche che riguardano per esempio anche le accise sul tabacco, infatti, devono ricevere l’autorizzazione da parte di tutti gli stati membri.
Visto il volume d’affari che riguarda proprio l’industria del tabacco nel nostro Paese, è difficile che i rappresentanti italiani possano effettivamente votare una misura del genere. In generale poi c’è da tenere presente che il volume d’affari europeo che riguarda i prodotti del tabacco è comunque una voce che genera introiti e che mantiene attivi moltissimi posti di lavoro.
Ma dato che la misura dovrebbe avere anche uno scopo di dissuasione all’utilizzo del tabacco, con conseguenti potenziali benefici sulla salute, si tratterà di una discussione molto importante.





