Ottime notizie per i fan dei giochi made in Italy, questo nuovo progetto è un titolo tripla-A e a svilupparlo sono talenti di casa nostra.
Non è qualcosa che capita spesso, purtroppo non ancora almeno. La nostra speranza è però che si moltiplichino i team di sviluppo made in Italy per portare un po’ di sano campanilismo nelle discussioni che si fanno altrimenti o con prodotti americani o con prodotti, in aumento, che arrivano dall’Estremo Oriente.
Fa quindi piacere vedere come proprio un team italiano si stia preparando a uscire con un titolo tripla-A. Un gioco che tra l’altro avrà di certo un grande seguito perché si muove all’interno di una tradizione che a giocatori e giocatrici manca tanto. Per ora non si sa molto, tranne quello che si riesce a guardare in controluce, ma è già qualcosa di interessante e di cui vale la pena parlare.
Nuovo videogioco tripla-A: a svilupparlo è un team italiano
Nella storia dei videogiochi, i prodotti che sono il frutto di team di sviluppo con sede in Italia si contano ancora purtroppo sulle dita di una mano o poco più. Di recente per esempio abbiamo avuto Enotria e, andando un po’ più indietro, Batora: Lost Haven.

Ma si fatica un po’ ad avere una lista che sia all’altezza di quella che potenzialmente è la nostra creatività. Fa quindi piacere sapere che un team di sviluppo italiano si sta cimentando con un prodotto dal budget importante.
Il team di sviluppo in questione è quello di Ubisoft Milano. Il che è già di per sé un’ottima notizia, visto che sappiamo quanto sia scricchiolante la situazione di Ubisoft.
Il team di sviluppo con sede in Italia è alle prese, stando alle posizioni aperte all’interno del team, con un gioco che rientra nel brand di Rayman. E del resto Ubisoft Milano aveva già lavorato con la mascotte Ubisoft inserendolo all’interno del DLC per Mario + Rabbids Sparks of Hope.
Le buone notizie quindi in questo caso sono due: da una parte il fatto che il progetto sia affidato al team che lavora da noi; dall’altra che Ubisoft stia effettivamente lavorando per riportarci quella che è considerata davvero la sua prima opera e che tanto ci ha fatto divertire nelle sue versioni in 2D.
Quello che riusciamo a intravedere dalle posizioni aperte per un Senior Game Designer e per un 3D Gameplay Animator è che probabilmente il gioco sfrutterà le tre dimensioni e che rimarrà nel solco della tradizione.
Particolarmente interessanti a tal proposito sono per esempio la descrizione per la posizione di Senior Game Designer cui si chiede di creare sistemi di gioco che siano divertenti e accessibili: uno dei tratti distintivi dei titoli Rayman.
Prendono così un po’ più corpo alcuni rumor che risalgono a qualche mese fa, secondo cui il gioco avrebbe preso il posto di un nuovo Prince of Persia dopo le performance di The Lost Crown, con addirittura alcuni membri del team di sviluppo che si erano occupati di Prince of Persia spostati proprio dentro Ubisoft Milano per il nuovo Rayman.