Che effetto avrà Trump sui videogiochi: nuovi temi e aumento dei prezzi

Il nuovo presidente degli Stati Uniti potrà influenzare nei fatti anche l’industria dei videogiochi? Gli esperti già prefigurano l’effetto Trump.

A noi, da questa parte dell’oceano, sembra non debba importare niente di chi è appena diventato ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti. In parte di certo è così, del resto ognuno sceglie i propri governanti. Ma nel mondo globalizzato in cui ci troviamo a vivere adesso anche il battito d’ali di una farfalla in un angolo del pianeta può produrre risultati sconvolgenti da altre parti.

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Che effetto avrà Trump sui videogiochi: nuovi temi e aumento dei prezzi – videogiochi.com

E la presenza di Trump come presidente degli Stati Uniti, con tutte le idee che la sua elezione porta dietro, potrebbe avere effetti anche sull’industria dei videogiochi. Uno degli esperti mondiali più famosi in assoluto, un analista che sembra in alcuni casi avere la sfera di cristallo, già prevede alcuni degli effetti che vedremo.

Che cosa dobbiamo aspettarci dall’effetto Trump sui videogiochi

Ci potranno essere, questa è l’analisi che ne fa Max Piscatella di Circana, possibili ripercussioni a livello economico nel momento in cui l’amministrazione guidata da Donald Trump dovesse effettivamente mettere in campo quei famosi dazi che dovrebbero servire a far tornare grande l’America scoraggiando l’import da paesi esteri. Tra i primi che dovrebbero subire i dazi ci sono Messico e Canada.

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Che cosa dobbiamo aspettarci dall’effetto Trump sui videogiochi – videogiochi.com

Ma proprio l’implementazione di un eventuale dazio del 25% sulle importazioni dal Messico potrebbe avere sui videogiochi un effetto cascata negativo: come spiega Piscatella su Bluesky, infatti, il numero di videogiochi con versioni fisiche per il mercato americano crollerebbe, perché le infrastrutture che permettono la produzione delle versioni fisiche per il mercato americano non si trovano negli Stati Uniti ma in Messico.

Se, prosegue il ragionamento, le versioni fisiche dovessero essere prodotte avrebbero un costo maggiore proprio a causa dei dazi. A chi gli chiede se la produzione non può essere spostata all’interno degli Stati Uniti il ragionamento dell’esperto è che sì, è possibile, ma con un investimento che porterebbe comunque a un aumento del prezzo finale, soprattutto perché la quantità di copie fisiche vendute negli Stati Uniti è in calo dal 2021 ed è adesso la metà di quella che era cinque anni fa.

Questo l’aspetto economico, cui Max Piscatella aggiunge anche la postilla che probabilmente anche i prezzi delle versioni digitali aumenteranno, per essere alla pari con le versioni fisiche, ma non c’è solo l’aspetto dell’oggetto di per sé.

C’è anche da tenere in considerazione le idee di Trump e di chi l’ha votato. Abbiamo già visto, in pompa magna online, Trump firmare una serie di decreti e fare continuamente annunci riguardo a quelle che sono le tematiche sociali che gli stanno a cuore e quelle che invece dovrebbero sparire dal discorso, insieme alle persone e ai personaggi che le rappresentano.

Potremmo quindi trovarci in una condizione in cui la varietà e l’inclusività diventeranno sempre meno evidenti fino a scomparire e a tornare ai videogiochi che potremmo definire più classici? Una parte del pubblico di certo sarebbe a favore di questo ritorno. Bisogna vedere che ne penserebbe il resto del pianeta che i videogiochi li compra.

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