E se uno dei lavori che i robot mettono a rischio non è un lavoro da fare dietro la scrivania ma quello di chi lavora nell’accoglienza?
Quello che sta succedendo nel mondo del lavoro con le intelligenze artificiali è qualcosa di cui occorrerà parlare e che dovremo discutere approfonditamente sia a livello di governi nazionali sia a livello di entità internazionali.
Questo perché l’intelligenza artificiale, almeno secondo quello che ci raccontano chi la sta costruendo, è qui per rimanere e diventerà sempre più presente nella vita di tutti i giorni.
Al punto tale che probabilmente alcune professioni spariranno o cambieranno veste. Ma avreste mai detto che accanto ai programmatori, gli artisti, e gli sviluppatori di videogiochi, tra le professioni che rischiano di scomparire ci sono quelle nel campo dell’accoglienza all’interno degli alberghi e nei ristoranti?
C’è una società che sta mettendo in piedi un robot che sarà esattamente questo: si occuperà dei lavori di pulizia e riorganizzazione degli ambienti.
Arriva il robot cameriere e maggiordomo
Cosa esattamente dovremmo farci con l’intelligenza artificiale non lo abbiamo ancora capito, ma è chiaro che è una domanda che occorre farsi prima che le IA arrivino ovunque, anche dentro i tostapane.
Molte sono le società che pensano di rendere alcuni lavori più facili da gestire, qualcuno direbbe obsoleti in realtà, infilando l’intelligenza artificiale dentro dei manichini a forma di essere umano. Ne abbiamo visti alcuni abbastanza raccapriccianti, mentre altri hanno un’aria molto più amichevole.
Uno dei prodotti più recenti è il robot cameriere della compagnia cinese Zerith, dal semplice nome H1. In un video pubblicato su YouTube, il modello H1 mostra tutta la sua versatilità e soprattutto la precisione con cui si muove per rassettare un bagno.
Il robot, dotato di un corpo che è composto in parte da qualcosa che assomiglia a un essere umano e in parte da una cosa che assomiglia a un gigantesco aspirapolvere (Questo ha l’aria più simpatica), riesce a sistemare gli asciugamani sporchi nel cesto della biancheria, risistema il necessario all’interno dell’armadietto accanto alla doccia e fa tutto questo senza impattare contro nessuna superficie. Dopo aver pulito il WC, è anche in grado di passare l’aspirapolvere.
Quello che resta da capire è se, qualcosa che abbiamo visto in altre occasioni, il robot fosse teleguidato o se effettivamente si tratta di un’intelligenza artificiale in grado di lavorare in autonomia.
Il futuro secondo Zerith è un futuro in cui i robot come il loro H1 saranno un sostegno nel gestire al meglio le richieste dei clienti dell’accoglienza, per esempio all’interno degli hotel. È interessante soprattutto come la società presenti questo robot non come sostituto a basso costo degli esseri umani che lavorano negli alberghi, ma come un sostegno ulteriore che può renderli più efficienti.
Risultano molto interessanti i commenti sotto il video di quelli che sottolineano quanto il robot si sia mosso lentamente e anche il fatto che mancano alcune attività che invece i camerieri e le cameriere compiono ogni giorno. La fine del lavoro di chi si trova nell’accoglienza quindi arriverà, ma magari un po’ più lentamente di quello che pensavamo.