Console portatile creata con una stampante 3D

Di certo il Raspberry Pi (single-board computer, ovvero una scheda elettronica implementante un intero computer o quasi) è stato utilizzato in diversi modi e maniere, ma questa è una delle più stravaganti invenzioni di cui abbia mai fatto parte. Mike Barretta ha infatti creato il PortaBerry Pi, una sorta di palmare in grado di emulare fino a 15 sistemi diversi che permettono di riprodurre una moltitudine di giochi.

Il cuore del sistema è un 512 MB Raspberry Pi Modello B, in funzione con un Teensy 2.0 che gestisce tutti i pulsanti e le levette. Lo schermo è un LCD da 4,5 pollici e per l’audio ci sono 2 piccoli altoparlanti. La batteria ha una durata di circa 2-3 ore. Il tutto è racchiuso in un case stampato su misura con una stampante 3D, che Mike ha condiviso per chiunque abbia intenzione di provare a ricreare la sua invenzione; egli afferma che per stampare tutti i pezzi ci sono volute circa 20 ore.

Alla domanda circa le principali difficoltà che ha incontrato nel processo di costruzione, ha spiegato che il formato di stampa ha davvero spinto al limite la capacità della sua stampante. Non solo, ma avendo così tanti pezzi di interconnessione è capitato che piccoli errori di taratura della sua stampante causassero ulteriori ritardi rispetto a quanto avesse previsto. Naturalmente Mike ha intenzione di perfezionare la sua console: per esempio, vuole dare al PortaBerry Pi una maggiore autonomia sostituendo le attuali batterie con quelle agli ioni di litio. Nel frattempo guardatevi qualche immagine.

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