Aurora arriverà su ogni smartphone e ogni device e porterà una piccola rivoluzione. anche stavolta c’è di mezzo la IA ma è una IA utile.
Se lo chiedete a noi, le intelligenze artificiali hanno una loro utilità. Una loro utilità che però non deve avere niente a che fare con la creatività umana.
Ci sono invece altri campi in cui servizi che possono sfruttare proprio l’intelligenza artificiale hanno il potenziale di diventare utilissimi.
Uno di questi servizi si chiama Aurora e per ora è in fase sperimentale. Ma, se tutto va come deve, presto avremo questa app con intelligenza artificiale su tutti gli smartphone e sarà realmente qualcosa che ci aiuterà a vivere un po’ meglio. Ecco tutto quello che sappiamo su Aurora e sul perché può essere utile.
Che cos’è Aurora? L’IA che vorremmo vedere
Tradotto in poche parole, anche Aurora è un modello di intelligenza artificiale che sfrutta tutto quello che sappiamo del Machine Learning.
Ma Aurora non è il nome fantasioso di un nuovo chatbot con cui fingere di essere autori famosi oppure artisti affermati.
Aurora è un modello con uno scopo ben preciso: lavorare con le previsioni del tempo. Uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Nature, mostra i primi passi che sono stati fatti con il modello Aurora.
Il sistema con cui gli scienziati che stanno creando Aurora hanno lavorato è il classico sistema con cui si addestrano le intelligenze artificiali: milioni di ore di dati sul clima e il meteo su tutta la Terra.
Tutte queste informazioni sono poi state messe alla prova e Aurora ha dimostrato di essere in grado di costruire modelli di previsione sia a 5 giorni sia a 10 giorni.
E in particolare il modello si è dimostrato particolarmente bravo, per esempio, nel dimostrare di essere in grado di prevedere la quantità di inquinanti nell’aria a livello globale sul 74% degli obiettivi che gli sono stati dati e di essere stata capace di prevedere al 100% il percorso di un ciclone in un arco temporale di cinque giorni.
Anche le previsioni meteo globali sono migliori sul 92% degli obiettivi, anche in caso di eventi estremi. Non siamo quindi di fronte a un giocattolo ma a uno degli utilizzi che forse dovremmo effettivamente incentivare dell’intelligenza artificiale.
A riprova che il sistema funziona, è stato preso un evento del passato di cui si sono visti gli effetti: il tifone Doksuri. Aurora, con i dati presi quattro giorni prima dell’evento catastrofico che ha poi colpito le Filippine, è riuscita a prevedere quello che poi è stato effettivamente il percorso del tifone.
Aurora è sviluppata in collaborazione con Microsoft e avrà probabilmente nel modello avversario sviluppato da Google il suo avversario principale. Le previsioni del tempo non servono solo per sapere se portare o no l’ombrello: con il clima il pericolo degli eventi estremi aumenta e quindi diventa invece importante sapere cosa succederà per essere preparati.