Come controllare se i propri dati personali sono stati compromessi su LinkedIn: il tool

Non è una novità che sul web accade un furto di dati perdonali. Ma come si può sapere se i propri sono finiti nel data breach di LinkedIn?

Dati personali LinkedIn
Dati personali LinkedIn, il tool per controllare se sono stati compromessi (fonte pixabay)

La vicenda in questione parla di un forum sul dark web, il lato più oscuro di internet, al cui interno vi sono dati personali di 500 milioni di utenti circa del social LinkedIn. Si tratta di una parte di internet accessibile solo con l’utilizzo di strumenti specifici. La scoperta ringrazia i ricercatori della testata specializzata in sicurezza informatica CyberNews, che si sono impegnati ad analizzare un campione di 2 milioni di record.

Inoltre quest’ultimo è acquistato sul dark web per un valore simbolico di 2 dollari. Anche CyberNews si è trovato costretto ad aggiornare il suo Personal Data Leak Checker, ossia un database abbastanza grande da 500GB al cui interno vi sono più di 15 miliardi di account e 2 miliardi di email compromessi. È proprio attraverso questa pagina che si ha la possibilità di controllare se il proprio account è stato coinvolto il furto di dati.

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Il tool per controllare se i dati personali sono stati trafugati

Dati personali LinkedIn
Dati personali LinkedIn, il tool per controllare se sono stati compromessi (fonte pixabay)

Il caso Facebook di pochi giorni fa, in cui sono stati coinvolti 533 milioni di utenti, ha ruotato attorno al furto delle proprie informazioni personali. Ora invece è accaduto a LinkedIn, una sorte molto simile per il social network dei professionisti. Più di 500 milioni di utenti si sono visti i propri dati all’interno del dark web. Per scoprire se anche il proprio account è stato violato, basta fare una ricerca velocissima con la propria email utilizzando questo tool.

Ma come funziona il tool in questione? È sufficiente inserire la propria email utilizzata per iscriversi al social LinkedIn e cliccare poi su “Check Now”. Nel momento in cui l’email risulti essere presente all’interno del furto dei dati breachcomp 2.0, che viene definito la madre di tutti i leak proprio per la grande quantità di informazioni rubate, è necessario intervenire prontamente.

In casi del genere i consigli sono sempre gli stessi:

  • L’utente in questione deve cambiare tutte le password dei propri servizi on-line;
  • Fare attenzione a sceglierne una diversa per ogni account posseduto.

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Però molto spesso risulta essere abbastanza difficile ricordare tutte le password a memoria. Per facilitare questa scelta, è possibile consultare on-line la lista delle migliori app password manager disponibili in questo momento e che risultano essere abbastanza sicure per attacchi del genere.

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