Dead Space, heart rate monitor challenge: cos’è e come si vince

Potrebbe essere un buon modo per dimostrare quanto Dead Space sia in grado di sbalestrarvi dall’interno: la nuova heart rate monitor challenge sta prendendo i social come se fosse un video di gattini che rotolano giù da un divano. Imprevedibile, micidiale e a diffusione planetaria.

Abbiamo visto videogiochi giocati con i sistemi più assurdi arrivando anche a mettere in discussione tutto quello che pensavamo fosse possibile utilizzare. Ma stavolta non è il giocatore che comanda quanto la spaventosa opera in versione remastered di Glenn Shoffield a dettare le regole. Su YouTube si stanno moltiplicando infatti i video in cui content creator di ogni tipo si mettono davanti allo schermo, pad in mano, e tentano di arrivare in fondo all’esperienza sulla Ishimura.

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Dead Space (videogiochi.com)

Il tutto non solo sotto gli occhi dei loro spettatori ma anche di un sistema di controllo delle performance decisamente fuori dal comune. La challenge dimostra come quando tutto si mette sui giusti binari la semplice esperienza di intrattenimento interattivo diventa immersiva peggio che se si indossasse un visore per la realtà virtuale.

La nuova challenge di Dead Space vi spaventa?

La teoria dietro questa nuova challenge, che rispetto a tante altre di quelle che si sono viste negli anni sui social è decisamente innocua, è elementare: si prende il pad, si carica Dead Space, si comincia a giocare e si va avanti. Solo che quello che bisogna fare è cercare di mantenere la calma assoluta perché sullo schermo, oltre ai menù di gioco, è visibile anche la registrazione in tempo reale della frequenza cardiaca.

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Dead Space Challenge (videogiochi.com)

Tra i content creator che si sono già lanciati in questa nuova e spaventosamente divertente avventura ci sono anche Resolute Rob e Anarchic Ash di PlayStation Access che, andando a guardare i numeri, non si sono comportati malissimo riuscendo a mantenere la propria frequenza cardiaca al di sotto dei 90 battiti al minuto. Più o meno una corsetta a passo svelto. Un po’ più spaventati sono risultati Alfredo e Michael di Let’s Play che invece hanno sfondato più volte quota 90 battiti al minuto.

E se il prossimo passo forse un controller?

Giusto qualche giorno fa abbiamo scoperto insieme che esiste una content creator che su Twitch dimostra come siamo ormai a ridosso dei giochi controllati con il pensiero attraverso uno scanner portatile della attività cerebrale. Siamo quindi ora affascinati dall’idea se sia possibile in qualche modo collegare altre funzioni vitali come il battito cardiaco alle attività a schermo. Come sempre, se anche voi vi lancerete nella challenge della frequenza cardiaca fatecelo sapere o se riuscite a trovare un sistema per giocare con il cuore avvisate.

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