Fortnite finisce nei guai e l’accusa mossa è anche di quelle molto pesanti: al centro il futuro dei videogiochi e non solo.
Fortnite è ormai un vero e proprio titano del mondo dei videogiochi, che domina in maniera quasi incontrastata da quando ha fatto il suo esordio sul mercato nel lontano 2017, cambiando completamente se stesso prima ancora che l’industria. Inizialmente infatti era pensato come un tower defense, molto diverso dal battle royale che vediamo oggi.
Da questo punto di vista notiamo pure come il ciclopico successo commerciale di questa IP abbia spinto tutti a partecipare a quella che potremmo definire corsa al Battle Royale: tanti hanno provato a proporre il proprio titolo di questo genere, tutti hanno provato a fare dei live service, con risultati alterni. Perché per ogni Warzone ci sono tanti Concord.
Ora però Fortnite è tornato a far parlare di sé, o meglio a far parlare ancora di più di sé, a causa di un problema davvero molto importante, che potrebbe avere un impatto enorme non solo sul titolo di Epic Games ma anche sul futuro dell’industria.
Enorme sindacato contro Fortnite
Nelle ultime ore è sceso in campo il potente SAG-AFTRA, il più grande sindacato al mondo che rappresenta gli artisti in diversi settori, compresi scrittori, musicisti e attori di alto livello, nato per rispondere alle tante nefandezze a cui tanti lavoratori sono sottoposti dall’industria.
Ora SAG-AFTRA ha dichiarato guerra a Epic Games perché sarebbe colpevole di aver lanciato un chatbot Ai di Darh Vader in Fortnite, permettendo a tutti i giocatori di poter “parlare” e interagire con il personaggio. Fin qui non ci sarebbe nulla di problematico, non fosse che viene usata la voce originale del defunto James Earl Jones, che interpretò uno dei cattivi più famosi del mondo.
SAG-AFTRA ha lanciato un’accusa di pratiche lavorative sleali contro la società di Epic, Llama Productions, per aver sostituito il lavoro degli attori umani con l’IA. Una cosa che preoccupa e anche parecchio per il presente e per il futuro di migliaia e migliaia di lavoratori di ogni campo.
“Celebriamo il diritto dei nostri membri e delle loro proprietà di controllare l’uso delle loro repliche digitali e accogliamo con favore l’uso di nuove tecnologie per consentire alle nuove generazioni di vivere queste grandi esperienze”, si legge nel comunicato pubblicato. Intanto abbiamo già la data d’uscita di un’enorme esclusiva PS6.
“Tuttavia, dobbiamo proteggere il nostro diritto di contrattare i termini e le condizioni per gli usi della voce che sostituiscono il lavoro dei nostri membri”, si legge, “compresi quelli che in passato hanno svolto il lavoro di riprodurre l’iconico ritmo e tono di Darth Vader nei videogiochi”. Al momento non c’è risposta da parte di Epic Games.