Per una volta siamo noi giocatori italiani infuriati con Pokemon Pocket e con chi se ne occupa. E alzando il giusto polverone online abbiamo scoperto di non essere neanche così soli.
La community di Pokemon Pocket stavolta non è quella globale anche se, con un po’ di lavoro di scavo in più, abbiamo scoperto di non essere soli e di non essere i soli a lamentarsi per qualcosa che sembra un problema che non dovrebbe sussistere all’interno del gioco di carte collezionabili dei mostriciattoli da taschino.
Eppure il problema esiste e l’unica soluzione che molti hanno trovato è quella di cambiare il proprio modo di giocare. Ma di certo non è la soluzione che tutti possono adottare. Cerchiamo però di capire dov’è che la community italiana non si trova apprezzata dai developer di Pokemon Pocket.
C’è qualcosa che non va dentro Pokemon Pocket ma ce ne accorgiamo solo noi!
Da quando il gioco è arrivato ufficialmente, Pokemon Pocket di certo si è guadagnato il suo posto al sole. Il numero di allenatori e di allenatrici virtuali è infatti in continua ascesa e anche se ultimamente c’è stato un piccolo problema con le dinamiche degli scambi, che il team di sviluppo comunque ha promesso di rivedere alla luce delle note che sono arrivate dalla community, tutto va più o meno come deve.

Ma non per i giocatori e le giocatrici italiani. Su Reddit è stata infatti pubblicata l’immagine di una carta che nella sua versione italiana non ha senso. Si tratta della carta di Uxie, in cui la traduzione del potere genera solo tanta confusione.
Come sottolineato da chi ha pubblicato l’immagine, a partire dalla versione originale in lingua inglese c’è un errore nella traduzione della quantità di energia richiesta per l’attacco. Anziché indicare che è necessario un Punto Energia, viene lasciato un plurale molto vago che quindi impedisce di comprendere come funziona la carta e costringe ad andare per tentativi. Almeno con queste carte però vai sul sicuro.
A giudicare dai commenti, però, il problema non sembra esserci solo per la carta di Uxie nella versione italiana. Per i francesi è stato necessario un piccolo maremoto online per sistemare la traduzione della carta di Palkia, mentre i giocatori portoghesi hanno problemi con Arbok il cui attacco non è spiegato in maniera corretta.
Come sottolinea qualcuno, si tratta di un problema che non fa direttamente capo a Nintendo quanto al developer specifico del prodotto che insieme a The Pokemon Company avrebbe dovuto assicurarsi di avere delle traduzioni corrette.
La soluzione che a questi problemi qualcuno sta trovando con il fai da te è semplicemente quella di cambiare la lingua di gioco e leggersi le descrizioni in inglese, per poter avere almeno la spiegazione corretta. Ma è davvero una questione di mancanza di fondi o una sciatteria?
In realtà è probabile che le traduzioni non del tutto corrette vengano dal modo in cui il lavoro di traduzione viene distribuito: per evitare che qualcuno chiacchieri online, anche i traduttori non ricevono più dello stretto necessario e quindi le traduzioni, che molto spesso si basano sul contesto per essere davvero corrette, diventano dei colpi alla cieca.