Chi è abbonato al Game Pass ha spesso modo di provare giochi appena usciti ma anche tra le vecchie glorie ci sono titoli che se non si va a guardare l’età sembrano appena arrivati.
Qual è il panorama dei videogiochi al momento? Se togliamo lo spazio enorme che occupano i multiplayer come Fortnite e Call of Duty e i giochini con le palline sui cellulari e i remake e i remaster, che nessuno vuole ma che tanto arrivano, che ci rimane?
Ci rimane la consapevolezza che c’è sempre posto per giocare anche qualcosa che è uscito nel passato ma che adesso lotterebbe ad armi pari. La dimostrazione viene da uno degli ultimi titoli che sono stati aggiunti al Game Pass e che sono ora disponibili anche nella versione Cloud Gaming. Un gioco su cui ci siamo letteralmente rituffati fino a farci venire i crampi alle mani.
Sul Game Pass c’è anche lui e se non lo hai mai giocato lo devi provare
Il sistema in abbonamento di Microsoft continua ad essere al centro di diverse discussioni, soprattutto tra quelli che dicono che è una delle cause per cui i giochi non sono più un modo con cui i developer possono guadagnare denaro a sufficienza da mantenersi in vita.

A parte che, se fosse davvero così, i developer smetterebbero di uscire con i loro titoli al Day One sul Game Pass, guardiamo la questione dal punto di vista dei giocatori. Giocatori che magari hanno iniziato adesso e che si sono per questo persi due generazioni di titoli.
Nascosto nei meandri della storia di Xbox c’è per esempio questo gioco. Un gioco che è uscito per la prima volta nel 2013 per la console che chiamavamo Xbox 360. Un gioco costruito su un motore proprietario, in grado di reggere il confronto anche con le moderne versioni di Unreal Engine (e senza i frame farlocchi)
Perché questo è Ryse: Son of Rome. Se andate a guardarvi le recensioni vi passa la voglia di provarlo. Il nostro consiglio è quello di lasciar perdere le recensioni, soprattutto perché poi, quelle fatte più di recente da chi lo ha riscoperto sono molto più incoraggianti di quelle che distrussero il titolo appena uscito.
Uno di quei peccati mortali di cui ogni tanto la parte giornalistica dell’industria dei videogiochi si macchia. Perché anche se il titolo sviluppato da Crytek ha qualche limite riesce a mettere insieme tutta una serie di meccaniche che hanno non lo scopo di riempire di nulla e allungare il brodo ma che sono state pensate proprio per calarsi nei panni di Marius, il protagonista, nel suo percorso di vendetta fatto di fango e sangue.
Sul Game Pass ora il titolo è disponibile in Cloud Gaming, il che significa che è disponibile su qualunque cosa abbia uno schermo. Raccattate un pad, infilate le cuffie perché la colonna sonora merita, e brandite il gladio perché c’è da squartare, decapitare, affettare barbari e traditori.