“Oste, è buono il vino?“. Sappiamo tutti che, a meno di essere molto intimi con lo chef, difficilmente ci dirà che il vino della casa spacciato per Amarone è in realtà il rosso scadente fatto da suo zio. Così come difficilmente potremmo credere alle recensioni di un gioco fatte da chi quel gioco lo ha sviluppato.
Non che dicano bugie, per carità, ma è ovvio che se uno ha lavorato su un progetto lo vedrà positivamente. Come possiamo quindi credere alle recensioni di Rock Band 4 su Amazon pubblicate dagli sviluppatori? Ovvio che siano di parte. Eppure, più programmatori di Harmonix hanno dato giudizi – naturalmente positivi – sul gioco tramite Amazon, usando pure il loro vero nome.
Harmonix non si nasconde certo e, anzi, dichiara di esserne a conoscenza: “Abbiamo specificato la nostra politica aziendale relativa alle recensioni online, e abbiamo chiesto ai nostri dipendenti di usare il loro vero nome o di rimuoverle“. Sicuramente più corretto che usare dei fake, certo, ma quante persone sanno che Morgan Milardo e Richard Cody, per citarne un paio, hanno lavorato su quel titolo cui hanno dato il massimo dei voti? A nostro avviso, se proprio volevano essere corretti potevano specificare che erano coinvolti nello sviluppo, ma probabilmente è la nostra è una deformazione professionale.
Fonte: Polygon