Il film che racconta cosa provano i videogiocatori davanti un boss imbattibile

Pensate che la frustrazione per quel boss imbattibile sia solo vostra? Questo film vi farà ritrovare un po’ di pace o vi farà venire voglia di provare di nuovo.

Da una parte sembra molto facile riuscire a raccontare le vicende dei videogiocatori attraverso il cinema e la TV. Eppure non si riesce a trovare un film che sia davvero la rappresentazione di quei momenti di frustrazione profondissima che si verificano quando ci si trova davanti al boss di metà gioco, che è il banco di prova per poi poter raggiungere, dopo un’altra serie di peripezie, il vero finale.

guan yin di boss level che sorride
Il film che racconta cosa provano i videogiocatori davanti un boss imbattibile – videogiochi.com

Invece, c’è una pellicola che, nonostante non sia dedicata espressamente ai videogiochi, li racconta come raramente ci è capitato di vedere. E nel cast, per convincervi a dare una chance a questa pellicola, c’è anche l’inossidabile Ken Jeong.

Tutti ci sentiamo così con il boss di metà storia!

Immaginate di essere stretti all’interno di un loop temporale. All’interno di questo loop temporale vi trovate però a rivivere ancora e ancora il giorno in cui siete morti. E non sembrano esserci vie d’uscita. Avete provato oltre 100 volte e siete ancora lì. Questa è la trama di Boss Level, che da noi ha ricevuto come titolo Quello che non ti uccide. Ma è chiaro che nella versione italiana del titolo si perde un po’ l’idea che siamo di fronte a qualcosa che è decisamente ispirato a ciò che succede nei videogiochi.

pulper contro guan yin in boss level
Tutti ci sentiamo così con il boss di metà storia! – videogiochi.com

Il film, con Frank Grillo nei panni di un ex agente delle forze speciali bloccato in questo loop temporale di morti a ripetizione, non è di certo la pellicola più riuscita della storia del cinema, ma rimane comunque un film estremamente divertente, soprattutto per il modo in cui porta avanti l’idea che è quella di dover lentamente imparare a superare i boss per raggiungere quello supremo e riuscire a terminare così la propria partita.

Tra i personaggi che il protagonista si trova ad affrontare più volte ce n’è uno che tra l’altro ricorda vagamente uno dei boss peggiori mai visti nella storia dei videogiochi propriamente detti. A un certo punto infatti il povero Roy si trova incastrato con Guan Yin, un’assassina vagamente ispirata a sua volta probabilmente a Uma Thurman in Kill Bill.

Velocissima spadaccina, Guan Yin si presenta ogni volta anche con la sua catch-phrase: “Io sono Guan Yin, e Guan Yin ha fatto questo“. E proprio questa frase a tanti ha ricordato Malenia e la sua frase “Io sono Malenia, la Lama di Miquella“. E non c’è solo lei.

Nel film, ogni volta che il personaggio ripete la sua frase, una folata di vento le muove i capelli in maniera estremamente cinematografica, il che forse è un indizio palese di come non andrebbe preso troppo sul serio Boss Level.

Questo però non ci impedisce di consigliarlo come film per l’estate, soprattutto da far vedere a quelli che non amano i videogiochi e che non capiscono perché dopo essere morti cento volte torniamo ad affrontare lo stesso boss: è questione di principio.

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